Dal 2000 in Europa (Italia compresa) è stato introdotto il Curriculum Vitae Formato Europeo chiamato anche Europass, si tratta di un nuovo formato valido e riconosciuto in tutta Europa nato con scopi ben precisi, nel corso degli anni questa tipologia di Cv non ha riscosso molto successo, anzi in molti casi viene vivamente sconsigliato, in questo articolo andremo a vedere quali sono i pregi e i difetti di questo Formato.
Curriculum Vitae Formato Europeo Europass, la Storia
Il Curriculum Vitae Europeo è stato introdotto in seguito alla proposta avanzata dalla Commissione Europea nel 2002 per l’adozione di uno standard comune a tutti i paesi dell’Unione Europea per quanto riguardava il Curriculum Vitae, lo scopo del progetto e della proposta era quello di adottare un unico formato per facilitare la ricerca di lavoro a tutti i cittadini europei all’interno dei paesi membri dell’Unione.
Il nome del progetto era Europass il medesimo nome dato poi al nuovo formato di Cv, oggi molti lo chiamano comunemente Curriculum Vitae Europeo ma fondamentalmente è la medesima cosa.
L’idea alla base del progetto è sicuramente valida, adottare un formato unico e riconosciuto da tutti all’interno dei paesi membri dell’unione per facilitare la ricerca del lavoro avrebbe semplificato non poco i vari step che precedono una qualsiasi assunzione, usiamo il condizionale perchè ad oggi, a circa 16 dall’introduzione del Formato Europass, si può tranquillamente dire che si è trattato di un mezzo flop.
Curriculum Vitae Formato Europeo Europass, Pregi e Difetti
Nonostante l’idea di base fosse ottima, nella realtà il Curriculum EuroPass non ha riscosso il successo che ci si attendeva, anche a livello di diffusione oggi viene ancora adottato il classico Modello, in molti casi le Aziende non richiedono in nessun modo il Formato Europeo ed in alcuni viene addirittura sconsigliato.
Il Curriculum Europass presenta delle criticità soprattutto per i candidati che nel corso degli anni hanno accumulato molte esperienze lavorative, formative e/o professionali, in questo caso il candidato non riesce a completare il proprio Cv in due pagine, spesso spesso è necessario utilizzare anche 3 o 4 pagine, e questo rappresenta sicuramente un aspetto negativo, poichè i selezionatori, vista la grande mole di curriculum che analizzano, difficilmente leggono i Cv composti da più di due pagine.
Generalmente un buon Cv non deve superare le 2 pagine, in caso contrario con tutta probabilità verrà scartato, cestinato o non preso in considerazione.
Altre difficoltà emergono anche quando il candidato ha percorsi formativi o professionali frammentati o c non lavoro da diverso tempo, il Modello Europeo prevede infatti una una presentazione cronologica delle esperienze di lavoro, e per questo
risulta poco adatto in casi del genere.