Alla regione toscana è stata presentata una mozione per dire stop all’uso dei cellulari in classe ma allo stesso tempo di favorire lo sviluppo di nuove tecnologie digitali finalizzati al contrasto di fenomeni tanto di bullismo e cyberbullismo.
Mozione alla regione Toscana: stop ai cellulari in classe, ecco le novità
«Stop ai cellulari a scuola e avanti con percorsi formativi sull’educazione digitale condivisi anche con le famiglie: è l’ABC per contrastare fenomeni di bullismo e cyberbullismo e per sottrarre i nostri ragazzi alla rete di blackout challenge.
Le istituzioni devono essere in prima linea nella protezione dei giovani e io intendo impegnare la Regione, per quanto nelle sue prerogative, esattamente in questo senso»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, firmatario di una mozione proprio sull’uso – e quale uso – dei dispositivi digitali negli istituti scolastici della Toscana.
Con la mozione si impegna la giunta toscana «ad adottare, per quanto di sua competenza, ogni strumento atto a promuovere ed incentivare presso gli istituti scolastici della Toscana di ogni ordine e grado percorsi formativi sull’utilizzo consapevole dei dispositivi digitali, finalizzati al contrasto di fenomeni tanto di bullismo e cyberbullismo quanto legati a blackout challenge» anche, proponendo «il divieto di utilizzazione dei telefoni mobili e degli altri dispositivi di comunicazione elettronica da parte degli studenti nelle scuole primarie nonché secondarie di primo e di secondo grado (per quanto non strettamente connesso all’attività didattica e in particolare escludendo dal divieto gli ausili digitali destinati agli studenti disabili), eventualmente prevedendo delle finestre temporali per l’utilizzo degli stessi esclusivamente in aree dedicate».