Pochi giorni fa abbiamo parlato della grande mole di domande pervenute all’ANPAL per la nuova figura professionale del Navigator, la figura chiave per il reddito di cittadinanza, le domande pervenute sfiorano le 80.000 a fronte di soli 3.000 posti disponibili, di queste 13 domande sono a rischio e potrebbero essere annulate, nell’articolo vediamo le motivazioni.
Reddito: 13Mila domande per diventare navigator a rischio ecco perchè
La questione delle domande a rischio riguarda la regione Campania dove le domande pervenute sono circa 13.000, il problema nasce poichè le regole imposte dall’ANPAL che effettuerà le assunzioni dei Navigator non avranno effetto poichè la regione Campania non ha aderito alla convenzione con Anpal sull’attuazione del reddito di cittadinanza e sul potenziamento delle politiche attive per il lavoro.
Alla base del rifiuto della Regione Campania c’è la questione legata al contratto dei Navigator un vero paradosso perché a selezionarli saranno i consulenti di Anpal Serivzi, anch’essi precari.
Per tanti candidati si tratterebbe comunque di un incarico ben remunerato, sebbene a tempo determinato, ma a Palazzo Santa Lucia non vogliono sentir parlare di alimentare il precariato.
Questa misura in Campania, dunque, non ci sarà, salvo clamorose sorprese. Mentre gli stessi Centri per l’Impiego attendono dall’Anpal gli elenchi dei beneficiari del sussidio, per avviare la fase di orientamento al lavoro. La scelta di Palazzo Santa Lucia, intanto, manda su tutte le furie i sindacati.
«Togliere la possibilità a tanti giovani di lavorare, sia pure a tempo determinato, in una regione in cui la disoccupazione è alle stelle – spiega il segretario generale di Fp-Cisl Lorenzo Medici – è irresponsabile.
Se la Regione non aderirà alla convenzione la domanda da parte dei candidati non avrà nessun risultato. Chiediamo alla Regione di aderire subito. Altrimenti 800 giovani non potranno lavorare ed è uno scempio. Con l’adesione potrebbero essere indirizzati almeno verso il circuito nazionale». Per i selezionati c’è forse la possibilità di andare a lavorare in altre regioni.
Un’ipotesi, comunque, tutta da verificare. Scattano da oggi, intanto, i 30 giorni entro i quali deve partire la convocazione dei beneficiari del sussidio da parte dei CPI.