Sull’Autonomia della scuola publica italiana voluta da alcune regioni, che la lega approva ma che non trova alleati nel movimento 5 stelle sta creando molte divergenze all’interno del governo, in questi giorni si è anche tenuto un vertice di governo al quale hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, il vice premier Matteo Salvini, la ministra per gli Affari Regionali Erika Stefani.
Alla fine del vertice di governo c’è stata la fumata nera e quindi non si è riusciti a raggiungere nessun accordo sull’autonomia, l’accordo che sulla carta era stato raggiunto la scorsa settimana sulle risorse finanziarie da destinare al finanziamento delle funzioni trasferite alle Regioni del Nord si è dimostrato scritto, ancora una volta, sulla sabbia.
I due partiti di governo sono ancora lontani dal raggiungere l’intesa sull’autonomia scolastica, l’accordo della settimana scorsa prevedeva che confluisse in un fondo perequativo. I soldi, cioé, dovevano servire a finanziare i servizi delle Regioni (soprattutto meridionali) che hanno meno risorse.
Secondo la Lega, invece, i soldi dovrebbero restare nel bilancio dello Stato, o meglio in quello delle Regioni, le quali avrebbero diritto comunque ad una quota di questo gettito extra. Insomma, Veneto e Lombardia non sono disposte a rinunciare tanto facilmente a quel “dividendo fiscale” sul quale hanno costruito i loro referendum sull’autonomia.