Novità e nuove regole per i Concorsi pubblici introdotte dal Decreto Concretezza (recante “interventi per la concretezza delle azioni delle Pubbliche Amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”) dil cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 giugno 2019, nell0articolo andiamo a vedere quali sono le principali novità introdotte a partire da quest’anno.
Concorsi pubblici: nuove regole con il Decreto Concretezza, ecco le novità
Il decreto concretezza contiene una serie di musire che riguarderanno anche la gestione della pubblica amministrazione novità che coinvolgeranno anche le modalità di assunzione per chi vuole lavorare all’interno della PA che come noto avviene tramite concorso pubblico.
Tutti coloro che parteciperanno ai prossimi concorsi pubblici per lavorare alle dipendenze dello stato dovranno quindi fare i conti con le novità introdotte.
Una delle novità introdotte riguarda il turnover al 100%, con l’amministrazione che potrà assumere personale a tempo indeterminato nel limite corrispondente ad una spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente
Grazie allo sblocco del turnover, la Pubblica Amministrazione potrà effettuare assunzioni di nuovo personale commisurato alle uscite dal lavoro per il pensionamento, si tratta quindi di una buona misura che favorisce non solo il ricambio generazionale ma favorisce anche l’occupazione.
Lo sblocco del turnover al 100% non si applica nei confronti dei comparti Scuola e Università e Difesa e Sicurezza: per insegnanti, ATA e Forze dell’ordine, quindi, continuano ad applicarsi le norme di settore.
Concorsi pubblici più veloci per favorire le assunzioni
Altra novità che riguarderà i concorsi pubblici è quella che prevede la possibilità per l’amministrazione di prevedere una prova preselettiva anche quando il numero dei partecipanti alla selezione supera di appena due volte (e non tre come accade oggi) il numero dei posti a disposizione per l’assunzione.
Inoltre, anche la prova scritta potrà essere composta da domande a risposte multiple, così da velocizzare – e rendere più trasparente – la procedura grazie alla correzione automatizzata.
In alcuni casi è autorizzata una concentrazione delle prove: ad esempio, per l’assunzione di profili tecnici potrebbe essere anche sufficiente una verifica pratica.
Per quanto riguarda i titoli, invece, viene stabilito che questi non possono avere un peso superiore ad un terzo dell’intero punteggio