In questi giorni è arrivata l’autorizzazione da parte del MEF (Ministero Economia e Finzanza) sulla richiesta di assunzioni di docenti per il prossimo anno avanzata dal Miur (Ministero della Publica Istruzione), anche se l’autorizzazione da parte del MEF c’è stata i posti approvati sono stati minori rispetto alla richiesta iniziale del Ministero dell’Istruzione.
Il Miur aveva infatti chiesto l’autorizzazione al Mef per l’assunzione di 58.627 ma quest’ultimo ha dato il via libera solo per l’assuznione di 53.627 docenti, 5.000 in meno rispetto alla richiesta del Miur.
Questa decisione ha creato molto malcontento nei cofronti degli aspiranti docenti che di fatto potranno contare su 5.000 posti in meno.
Il Mef successivamente all’approvazione dei suddetti posti ha anche pubblicato una nota nella quale viene anche spiegato il motivo della riduzione dei posti messi a concorso, secondo il MEF la richiesta presentata dal Ministero dell’Istruzione non teneva conto della “riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità”.
A tal proposito viene ricordato che “le dotazioni organiche complessive e la distribuzione delle stesse tra le regioni sono definite specificamente in base al grado di densità demografica e alla previsione dell’entità e della composizione della popolazione scolastica”.
Un problema quello del calo delle nascite che spesso viene preso sotto gamba, il problema potrebbe diventare ancora più serio nei prossimi anni quando le previsioni indicano che tra dieci anni si prevede unariduzione variabile tra il 13% e l’11% di studenti in ogni grado di istruzione: un calo che in termini assoluti equivale a circa 1 milione di studenti in meno rispetto ad oggi.