Novità in vista per il Reddito di Cittadinanza, da settembre inizierà infatti la cosiddetta fase due che consiste nella sottoscrizione del patto per la ricerca di lavoro, a partire da settembre le famiglie o i singol saranno convocati presso i centri per l’impiego dove dovranno sottoscrivere il patto che permetterà loro di cercare un lavoro.
Reddito di Cittadinanza, al via la 2 fase, famiglie convocate per sottoscrivere il patto di lavoro
La fase due del reddito di cittadinanza parte con estremo ritardo, secondo il piano originale infatti, la seconda fase sarebbe dovuta partire dopo qualche mese dall’introduzione del reddito di cittadinanza, ad oggi sono passati invece più di 5 mesi durante i quali i beneficiari del reddito hanno percepito il sussidio ma senza lavorare.
Alla base del ritardo dell’avvio della seconda fase del reddito ci sono diversi motivi, in primis i ritardi dovuti all’arruolamento dei navigator, cioè quelle figure professionali che hanno il compito di seguire e introdurre i cittadini beneficiari del reddito nel mondo del lavoro.
Altri ritardi sono poi imputabili anche alla recente crisi di governo iniziata nei primi giorni del mese di agosto 2019 che di fatto ha rallentato un pò tutta la macchina della pubblica amministrazione.
I dati forniti dal ministero, sottolinea l’Agenzia delle politiche del Lavoro, “indicano che la gran parte dei soggetti avviabili al lavoro risiede nelle principali Regioni del Sud Italia: circa il 65% dei beneficiari infatti proviene da Campania (178.370), Sicilia (162.518), Calabria (64.057) e Puglia (50.904).
Ed è proprio in questi territori che i navigator dovranno impegnarsi di più, visto che la distribuzione dei percettori del Reddito di cittadinanza destinatari di politiche attive riflette fatalmente lo scenario occupazionale”.