Anche questo nuovo anno scolastico è iniziato con il problema dei docenti precari, un problema della scuola pubblica italiana che si trascina oramai da troppi anni e che i vari governi succeduti non sono stati capaci di affrontare nella maniera corretta, cosi anche l’anno scolastico 2019-2020 inizierà con moltissime supplenze da assegnare.
Docenti precari, l’UE pronta a sanzionare l’Italia, ecco le novità
Secondo le ultime stime i docenti precari sono moltissimi tanto che l’Unione Europea sta considerando l’ipotesi di sansionare il nostro paese per abuso di contratti a termine, secondo l’UE il nostro paese farebbe abuso in maniera eccessiva dei contratti di lavoro precari ed ora minaccia di avviare un’infrazione nei confronti dell’Italia, proprio per abuso reiterato di precariato scolastico.
Come detto il numero dei docenti precari è molto elevato, secondo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore si parla di “122mila supplenze, una ogni sette cattedre”.
In realtà, potrebbero essere molte di più: più di 170 mila. “Con un ulteriore rischio dietro l’angolo: riaprire un fronte con l’Europa sui precari con 36 mesi di servizio”.
Anche le ultime assunzioni effettuate dal Miur sono andate molto male su 53.627 cattedre che il Mef ha autorizzato a coprire a tempo indeterminato, infatti, allo scorso 27 agosto, risultavano andate a buon fine circa il 30% di nomine.
Alla fine si ipotizza che tra i 23 e i 25mila posti restino vuoti per assenza di candidati.
Insomma gli anni passano, ma i problemi della scuola italiana restano sempre gli stessi, la speranza ora è riposta nel nuovo governo 5 Stelle-PD verso cui sono riposte le speranze dei tanti docenti precari che sperano in un contratto di lavoro stabile.