Immissioni in ruolo docenti 2020, decreto scuola: chiamata veloce anche in altra provincia o regione

Nuove Immissioni in ruolo docenti 2020, il 1 ottobre 2019 c’è stato l’accordo tra il Miur e i Sindacati della Scuola (FLC CGL, CISL FSUR, Fed. UIL Scuola RUA, SNALS CONFSAL e Fed GILDA UNAMS) che ha stabilito le nuove immissioni in ruolo dei docenti per l’anno 2019-2020, in totale si parla di 50.000 nuove assunzioni tra nuovi assunti e stabilizzazioni contrattuali, nell’articolo vediamo tutti i dettagli scaturiti dall’accordo.

Immissioni in ruolo docenti 2020, decreto scuola: chiamata veloce anche in altra provincia o regione

Tra le novità presenti nell’accordo c’è la possibilità da parte dei vincitori e agli idonei dei concorsi banditi nel 2016 e nel 2016 e agli iscritti nelle GaE, su base volontaria, di indicare una regione/provincia diversa nella quale essere immessi in ruolo, sui posti che rimarranno vacanti e disponibili a settembre 2020, dopo lo scorrimento delle graduatorie in questione.

Il MIUR ha messo a punto un nuovo sistema di reclutamento che andrà a pieno regime da settembre 2020, il nuovo sistema andrà a sistemare tutti i posti che all’inizio dell’anno si ritrovano puntualmente senza docente titolare, in pratica una chiamata lampo  per coprire il maggior numero di cattedre che restano vuote e assumere i precari che ne hanno diritto.

In questo modo il Ministero vuole risolvere la questione dei docenti precari, sulla quale anche l’Ue ha bacchettato l’Italia proprio per abuso di contratti di lavoro a tempo determinato, in particolare proprio nel settore scuola.

Il nuovo piano prevede che una volta convocati regione per regione tutti gli aventi diritto al ruolo, tramite le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie di merito dei concorsi del 2016 e del 2018, si contano le cattedre rimaste vuote.

Successivamente i singoli uffici scolastici regionali dovranno diramare il bando valido per tutta l’italia per trovare i docenti specificati nel bando, la chiamata “lampo” avrà la durata di 10 giorni al massimo e poi si passa alla selezione dei candidati per titoli.

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