Dal 2020 lo SPID come lo conosciamo attualmente potrebbe drasticamente cambiare, non tanto nelle sue caratteristiche ma nella richiesta da parte del cittadino per ottenere l’Identita Digitale, le novità, che non sono ancora entrate in vigore, sono contenute nell’emendamento del Ministro dell’Innovazione tecnologica Paola Pisano, la quale ha scritto una serie di novità che andrebbero a modificare del tutto la procedura per ottenere lo SPID a partire dal 2020.
Ad oggi per ottenere lo SPID è necessario rivolgersi ad uno dei tanti Identity Provider, cioè quelle aziende certificate dal Ministero che permettono di poter ottenere lo SPID mediante l’immissione di tutti i dati richiesti dal sistema, tra gli Identity Provider più noti c’è Poste Italiane, Aruba, ma ecco l’elenco completo in base anche al livello di sicurezza:
- Aruba SpidID (3 livelli di sicurezza);
- Infocert ID (2 livelli di sicurezza):
- Intesa ID (2 livelli di sicurezza);
- Namirial ID (2 livelli di sicurezza);
- Poste ID – Poste Italiane (2 livelli di sicurezza);
- Sielte ID (2 livelli di sicurezza);
- Spid Italia (2 livelli di sicurezza);
- TIM ID (2 livelli di sicurezza).
Secondo quanto contenuto nell’emendamento del Ministro dell’Innovazione tecnologica Paola Pisanosi andrebbero a modificare soprattutto il processo per ottenere lo SPID, secondo le novità scritte nel documento il cittadino per ottenere lo SPID non dovrà più ricorrere agli Identity Provider ma questa verrà rilasciata insieme alla carta d’identità in formato elettronico con un doppio risultato: aumentare il numero dei richiedenti e semplificare il procedimento esistente.
Gli attuali Provider autorizzati, come Poste Italiane, Namirial, Intesa San Paolo e altri, continueranno ad erogare il servizio, ma a questi sarà affiancata la nuova procedura che permetterà di semplificare la richiesta dello SPID, le possibilità di ottenere l’Identità Digitale saranno molteplici e il cittadino avrà a disposizione tantissime opzioni per ottenere lo SPID.
Con le novità che riguardano lo SPID il governo prosegue nella semplificazione dei procedimenti amministrativi che si pone come obiettivo di rendere sempre più semplice ed accessibile tutti i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione e semplificare al tempo stesso il rapporto tra enti pubblici e cittadini.
Quando la nuova modalità entrerà in vigore, sarà lo Stato e non più gli Identity Provider a gestire tutti i servizi e a raggrupparli, in modo da semplificare al massimo la procedura di consultazione dell’attività amministrativa.
Al momento non c’è ancora una data ufficiale entro cui saranno introdotte queste novità, nelle prossime settimane avremo sicuramente informazioni più precise al riguardo.