I sindacati della scuola lanciano l’allarme sui stipendi dei docenti e dei dirigenti scolastici, secondo quanto scritto nella legge di bilancio in discussione al governo e in approvazione prima del 31 dicembre 2019, ci saranno dei tagli sugli stipendi, secondo i calcoli si tratta di tagli medi di 20 euro su quelli dei docenti e di 200 euro medi sugli stipendi dei presidi.
Secondo i sindacati la legge di bilancio 2020 prevede uno stanziamento di circa 200 milioni in più per il rinnovo contrattuale per tutta la PA, per una platea di 3 milioni di persone non ci soddisfa minimamente: per la scuola servono – come dice la relazione tecnica dell’Aran – 220 milioni solo per il comparto, che conta 1,2 milioni di persone tra docenti e personale Ata”.
Sempre secondo i sindacati con queste premesse il rischio è quello di vedere decurati gli stipendi dei docenti e dei dirigenti a partire dal 1 gennaio proprio a causa della carenza di coperture economiche inserite nella legge di bilancio 2020.
La richiesta dei sindacati punta ad un accordo quadro utile per discutere di tutti i temi della scuola, dell’università e della ricerca, dal precariato al reclutamento. “Diventa per noi una necessità ed una emergenza: le attività scolastiche non possono aspettare i tempi della politica e i 185 mila supplenti quantificati ad oggi sono sicuramente superiori ai posti che la politica ha previsto con i due concorsi che devono essere banditi a breve“, prosegue Gissi.