Il comando carabinieri per la Tutela della salute in collaborazione con il ministero della Salute, ha messo in campo un piano di controllo su scala nazionale nei confronti delle aziende di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione mense presso gli istituti scolastici.
Negli ultimi mesi sono stati condotte diverse ispezioni e controlli nei confronti di queste aziende ed il quando che è emerse non è certo dei più rosei, dalle prime indagini condotte sono state trovate 21 ditte di catering non in regola con i controlli effettuati e di conseguenza sono state sospese.
Le ispezioni fin qui condotto hanno preso in esame 968 aziende di ristorazione, di cui 198 hanno evidenziato irregolarità, tra Pescara, Firenze, Potenza, Caserta, Ancona, Udine, Catania e Aosta. Oltre a sequestro di 21 imprese di catering, per un valore economico di circa 3 milioni di euro), in totale sono state riscontrate 25 violazioni penali e 247 amministrative alle normative nazionali e comunitarie, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 204 mila euro.
Durante le indagini sono inoltre state sequestrate oltre 900 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta ed ortaggi, olio) perché non tracciabili, custoditi in cattive condizioni sanitarie e in ambienti inadeguati.
Tra le violazioni penali maggiormente ricorrenti i militari hanno trovato frodi e alle inadempienze in pubbliche forniture, alla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed a inottemperanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
In molti casi nelle mense non venivano rispettate le norme sulle allergie. Nelle cucine la preparazione degli alimenti speciali avveniva in modo indistinto con le pietanze convenzionali, rappresentando un potenziale rischio di contaminazione