Lucia Azzolina è il nuovo Ministro dell’Istruzione e della Scuola, mentre come abbiamo visto in un precedente articolo, per la Ricerca e l’Università è stato nominato un altro Ministro, la Azzolina prima di ricevere il nuovo incarico era già Sottosegretaria al MIUR nominata proprio sotto la precedente gestione Fioramonti, ma cosa si deve aspettare la scuola e i docenti da questo nuovo Ministro? Nell’articolo cerchiamo di capire quali sono le idee e i programmi futuri per il mondo della scuola del nuovo Ministro dell’Istruzione.
Sui social e nei forum dedicati alla scuola la nomima a Ministro dell’Istruzione della Azzolina non è stata presa proprio bene, non sono mancate le critiche e le polemiche, ma come qualcuno fa notare le polemiche ci sono sempre sempre con qualsiasi Ministro, lamentarsi è quasi diventato una cosa del tutto normale.
Polemiche a parte cosa dobbiamo aspettarci per la scuola e per i docenti da questo nuovo Ministro?
In primi la Azzolina sembra essere d’accordo sul principio che ha portato Lorenzo Fioramonti a dare le dimissioni, cioè maggiori investimenti nella scuola e stipendi dei docenti edeguati anche alla media europea che al momento ci vede occupare gli ultimi posti.
In diverse occasioni il Nuovo Ministro dell’Istruzione ha dichiarato che il compito del Governo è di “investire sulla scuola”, perché questo significa puntare sul futuro di ogni singolo studente al quale gli viene cambiata la vita in meglio.
Solo guardando alla Scuola come un investimento, e non solo come un onere, si potranno creare “menti pensanti”, così da avere un domani cittadini migliori con tutta la Repubblica che “ne trarrà giovamento”.
Altro argomento molto caro al nuovo Ministro sono le classi pollaio, cioè quelle classi con un elevato numero di studenti dove è molto difficile fare lezione per i docenti e seguire le lezioni per gli studenti.
Su questo aspetto la Azzolina è stata tra coloro che in questi anni si sono mossi per presentare uno specifico progetto di legge sull’argomento, un progetto che poi si è arenato ma che ora potrebbe essere ripreso grazie proprio alla sua nomina al Ministero dell’Istruzione come Ministro.
Nel dettaglio, l’idea del nuovo Ministro è di prevedere un massimo di 22 alunni per classe, elevabile fino a 23 qualora residuino resti, non si potrà però in alcun caso andare oltre a questo numero, anzi: per le classi con alunni con disabilità il limite verrebbe abbassato a 20.