Le Aliquote IRPEF anche per l’intero 2020 resteranno inviariate e non subiranno delle modifiche come stabilito dalla nuova legge di bilancio 2020 approvata a dicembre 2019, anche se al momento non ci sono modifiche il governo fa sapere che nel corso dell’anno potranno esserci dei ritocchi alle suddette Aliquote, ma al momento restano in vigore le stesse del 2019.
Per coloro che non lo sapessero, le Aliquote IRPEF sono le percentuali a cui sono sottoposti tutti i lavoratori italiani da cui vengono pagate le tasse, infatti ogni lavoratore in busta paga ha un’aliquota sulla cui base paga le tasse che lo stato preleva automaticamente ogni mese, queste Aliquote variano in funzione del reddito che il lavoratore percepisce, più si guadagna e più l’aliquota è alta, quindi più si guadagna e piu tasse si pagano.
È da pochi giorni iniziato il 2020 e si sa per certo che al momento la legge di bilancio 2020 non ha previsto l’aumento dell’aliquota IRPEF rimangono perciò invariati i vecchi parametri che prevedevano:
- Esenzione per chi percepisce un reddito inferiore ai 8174 euro
- 23% per chi invece ha un reddito fino a 15 mila euro
- 27% per chi arriva ad un reddito di 28 mila euro
- 38% per chi percepisce un reddito fino a 55 mila euro
- 41% per chi percepisce un reddito fino a 71 mila euro
- 43% per chi supera i 75 mila euro.
Negli ultimi mesi si era a lungo parlato della possibilità di cambiare l’aliquota con due visioni ben diverse da parte del governo. La prima ipotesi prevede:
- Nessuna tassa per chi ha un reddito pari ed inferiore a 8 mila euro
- 27,5% aliquota per chi ha un reddito fino a 15 mila euro
- 31,5% per chi ha invece un reddito fino a 28 mila euro
- 42 o 43% per chi ha un reddito superiore ai 28 mila euro
Un’ipotesi che si distanzia moltissimo dalla situazione attuale, affianco troviamo anche la proposta del Movimento 5 stelle che prevede invece:
- Nessuna tassa per chi ha un reddito pari o inferiore a 10 mila euro
- 23% per chi ha un reddito 28 mila euro
- 37% per chi ha un reddito fino a 100 mila euro
- 42% per chi percepisce un reddito superiore a 100 mila euro
Anche questa ipotesi si distanzia da quella attuale. L’obiettivo è quello ridurre la pressione fiscale su chi percepisce un reddito basso e medio con un conseguente aumento dello stipendio mensile.