Il settore delle pensioni è sempre in continua evoluzione e fibrillazione, secondo le ultime notizie e novità spunta la proposta della Quota 102, una proposta avanzata da una parte dei tecnici del Partito Democratico e dall’esperto di previdenza di Centrodestra (vicino alla Lega), Alberto Brambilla, cerchiamo di capire come funziona la Quota 102 e chi potrà beneficiare di questa nuova proposta.
Per quanto riguarda la Quota 100 si è sempre saputo che questa misura era sperimentale e provvisoria e non certo definitiva, infatti la Quota 100 sarà attiva fino al 31 dicembre 2021, successivamente il Governo dovrà trovare un nuovo meccanismo che regoli l’andata in pensione dei lavoratori tenendo anche conto dei fondi a disposizione dell’INPS per evitare che l’Istituto Nazionale di Previdenza vada in crisi.
La scadenza della Quota 100 crea però un problema non da poco, se un lavoratore che matura i requisiti di Quota 100 a gennaio del 2022, non potrà più usufruire dello scivolo e dovrà aspettare altri 5 anni per la pensione ordinaria, mentre un lavoratore più o meno della stessa età che matura i requisiti solo un mese prima, invece, potrà ancora utilizzare Quota 100.
Questo particolare situazione in gergo viene chiamata “scalone”, fin da ora all’interno del Governo sono già iniziati diversi dibattiti per cercare una soluzione al problema che si presenterà tra due anni, come accennato ad inizio articolo al momento si fa strada l’ipotesi della Quota 102, un provvedimento che permetterebbe dal 2022 e fino al 2028, di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi.
Questa proposta non risolverebbe del tutto il problema ma consentirebbe di ridurre lo scalone trasformandolo in “scalino” riducendo il gap che si verrebbe a creare.
Ma non è l’unica proposta fatta sul tema delle pensioni, in questi giorni il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, aveva avanzato la proposta di non fissare una età di uscita dal lavoro unica, ma di legare l’età di uscita al tipo di lavoro svolto.
Un magistrato o un professore universitario, solo per fare un esempio, possono lavorare fino ad un’età maggiore di un saldatore impiegato su una linea di montaggio.
Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha già avviato un tavolo tecnico per approfondire questa ipotesi. L’impressione, per ora, è che siamo solo all’inizio del percorso.