La questione dei compiti a casa dati dalle maestre anche durante le festività o le vacanze che sono distribuite durante tutto l’anno scolastico hanno spesso creato delle discussioni anche tra gli addetti del settore e non solo, spesso si tende a condannare i compiti a casa come troppi i quali non lasciano spazio ai ragazzi per dedicarsi ad attività più ludiche o attività sportive.
Su questo tema in una scuola di Milano è partita una sperimentazione che coinvolge due classe per un totale di 47 allunni delle classi primarie, la sperimentazione si pone come obiettivo il miglioramento dell’organizzazione didattica, un programma esteso anche ad altre 14 scuole nell’hinterland Milanese che sta dando buoni risultati.
La sperimentazione prevede la mancanza di esercizi e compiti da svolgere tra le mura domestiche è la conseguenza di una scansione completamente diversa della settimana scolastica, la sperimentazione proposta dal pedagogista e funzionario del ministero dell’istruzione, Raffaele Ciambrone, con la supervisione del Cedisma (il Centro studi ricerche e disabilità dell’università Cattolica).
Secondo i primi dati emersi gli studenti coinvolti sono felici ma al tempo stesso anche preparati, a casa non si ritrovano un “bastimento” carico di compiti: non succede né durante le vacanze di Natale né durante tutto l’anno scolastico
Questo programma garantisce il benessere dei bambini. La dimensione del lavoro – spesso in gruppo oltre che individuale – consente ad ognuno di trovare il suo spazio e di esprimere il potenziale.
Il clima di interdipendenza positiva favorisce una forte motivazione”
I bambini, non essendo sottoposti a stress e ad ansia di prestazione, sono tranquilli e certe dinamiche non si verificano. “Qui il maldipancia da scuola non esiste. E finora è rimasto assente anche il bullismo”.