Il Bonus Docenti 2020, cioè la Carta del docente che permette di beneficiare di un Bonus da 500 euro potrebbe presto cambiare pelle, secondo le ultime notizie il neo ministro dell’Istruzione Azzolina starebbe valutando la possibilità di modificare questo Bonus riconosciuto ogni anno agli insegnanti per le spese di aggiornamento e formazione.
Secondo i dati emersi dalla spesa di questo Bonus si evince che nella maggior parte dei casi viene utilizzato per l’acquisto di prodotti informatici anziché per la frequenza a corsi di formazione come d’altronde vorrebbe la ratio della misura, per questo motivo sarebbe al vaglio la possibilità di modificare l’elenco delle spese ammesse per cercare di incentivare proprio l’acquisto di corsi di formazione.
Al momento va ricordato che non c’è nessuna volontà di eliminare questo Bonus ma solo la possibilità di modificarlo per renderlo più aderente allo scopo per cui esso è nato.
Secondo i dati forniti della piattaforma Sofia, ossia quella utilizzata per l’incrocio tra domanda ed offerta per la formazione dei docenti emerge che i docenti registrati alla piattaforma Sofia per la fruizione dei corsi di formazione sono 400 mila a fronte del totale dei docenti che usufruiscono del Bonus che sono 700 mila.
In pratica poco più della metà dei percettori del bonus ha speso questo riconosciuto per un corso di formazione.
Anche i dati diffusi lo scorso hanno confermano questo trend, il 77% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato una parte, o anche tutto, del contributo per l’acquisto di tablet e PC (non è invece possibile comprare smartphone), appena il 7% si è detto interessato a spenderlo per un corso di formazione.
Ecco perché, secondo le ultime indiscrezioni, sul tavolo del nuovo Ministro dell’Istruzione è finito un dossier che prevede l’introduzione di alcune novità per il bonus docenti.