Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Anpal ad oggi grazie al Reddito di Cittadinanza hanno trovato un lavoro circa 39.760 sparse in varie regioni d’italia, un risultato possibile anche grazie alla riforma dei centri per l’impiego messa in atto dal governo che ha messo fondi a disposizione per riformare e ristrutturare i CPI.
Secondo gli ultimi dati diffusi da ANPAL le persone che sono state convocate fino ad oggi presso i centri per l’impiego sono 529.290 su un totale di 908.198 che potrebbero stipulare un Patto per il lavoro, le persone che si sono presentate alla prima convocazione sono state 396.297 e sono stati sottoscritti 262.738 Patti di Servizio, i dati registrati e diffusi da Anpal indicano anche un balzo in avanti di circa 11 mila contratti di lavoro stipulati rispetto al 10 dicembre 2019 (+38,2%).
Ad oggi le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza sono in totale 1,2 milioni, negli ultimi mesi le figure dei navigator sono entrate a regime fornendo supporto agli operatori dei centri per l’impiego nella convocazione e accoglienza di 372.855 beneficiari del reddito, di cui 125.641 nel mese di dicembre 2019 ed hanno assistito gli operatori dei centri nella “presa in carico” di 151.697 beneficiari, di cui 59.867 a dicembre.
Il Presidente Anpal Mimmo Parisi a margine della diffusione di questi dati ha messo in evidenza come la fase 2 del progetto Reddito di Cittadinanza sia partita anche se con qualche problema che ne ha ritardato l’avvio, per il presidente si tratta di un ottimo avvio e che consente di lavorare per portare la macchina organizzativa a regime.
Positivo anche il commento della ministra Catalfo: “Oggi ci arriva una bellissima notizia su uno dei temi che sta piu’ a cuore, giustamente, agli italiani, e cioè proprio il lavoro. Mi fa piacere parlarne anche per rispondere ai tantissimi attacchi che arrivano da mesi sul reddito di cittadinanza”.
Voce fuori dal coro è quella dei deputati di Cambiamo! Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Alessandro Sorte e Giorgio Silli che hanno detto: “Cinque miliardi spesi per il reddito di cittadinanza e 39.000 posti di lavoro creati. Significa che ogni posto di lavoro è costato ai contribuenti italiani 128.205 euro. Complimenti! Se avessimo pagato un master a ciascuno di loro, lo Stato avrebbe risparmiato parecchi soldi!”.