#skullbreakerchallenge è la nuova moda che sta spopolando tra i giovani ma anche meno giovani, si tratta di una sorta di scherzo che viene fatto ai danni di una singola persona, nel complesso servono 3 persone compresa la vittima, due delle quali si mettono ai lati della vittima che resta al centro, i due complici saltano insieme mostrando all’inconsapevole vittima che deve fare la medesima cosa, quando la vittima salta nel momento in cui compie il salto e rimane quella frazione di secondo sospeso in aria senza appoggio, i due complici posizionati al lati danno un piccolo calcio alle sue gambe che in quel momento non hanno appoggio, in questo modo la vittima cade a terra.
Questa skullbreakerchallenge sta diventando molto pericolosa poichè quando si cade si può battere violentemente la testa a terra o in alcuni casi anche la schiena, dipende dalla vittima come cade, in ogni caso il rischio che la vittima si faccia male è davvero molto alto, tanto che anche la Polizia di Stato si è mobilitata contro questa moda assurda pubblicando un avviso sulla pagina ufficiale facebook.
“Si chiama #skullbreakerchallenge – scrive la Polizia di Stato – la sfida che sta diventando virale tra gli adolescenti nel mondo social.
Si tratta di coinvolgere un compagno di scuola o un amico inconsapevoli, in un salto sul posto; al fianco due complici che fanno finta di saltare ma che, al salto del loro amico, lo sgambettano facendolo cadere a terra, sulla schiena. Il tutto viene filmato da un terzo complice con il telefonino.
Non si tratta ovviamente né di un gioco né di una prova di abilità. I rischi sono moltissimi: lesioni agli arti, alla testa e alla colonna vertebrale. E ovviamente anche una denuncia all’autorità giudiziaria per le lesioni causate.
È importante parlarne in famiglia, segnalando i potenziali rischi, anche penali, e facendo comprendere ai più giovani la gravità dell’emulazione e dell’accettazione di sfide che di divertente non hanno nulla.
Se i vostri figli ricevono da coetanei video riguardanti la sfida segnalateli al portale della Polizia Postale www.commissariatodips.it“