Approvato al Senato mesi fa l’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione a scuola e ora alla Camera per il via libera finale, spunta un emendamento rivolto anche a chi presta servizio nelle scuole. Il personale scolastico dal prossimo a.s dovrà presentare un’autocertificazione che attesti la personale situazione vaccinale, ciò è stato previsto da un emendamento al Decreto-legge 07 giugno 2017 n. 73, aggiunto in dirittura d’arrivo dopo il comma 3, prima dell’approvazione a Palazzo Madama, che si rifà al Dpr 445 del 28 dicembre 2000, n. 445.
“3-bis. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, gli operatori scolastici, sanitari e socio-sanitari presentano agli istituti scolastici e alle aziende sanitarie nei quali prestano servizio una dichiarazione, resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, comprovante la propria situazione vaccinale”.
Ma tale decreto fa sorgere comunque un dubbio che non è molto chiaro in quanto ci si chiede a cosa serve dichiarare la propria situazione vaccinale, se poi non si obbliga il dipendente scolastico docente, Ata o dirigente scolastico ad eseguire le vaccinazioni mancanti?
Il personale scolastico verrà chiamato dall’amministrazione per completare le vaccinazioni?
Ad intervenire in tale situazione sarebbe bene che ministero della Salute e Miur potesse fornire o le indicazioni necessarie a tal proposito, anche perché il numero di docenti, dirigenti scolatici e personale Ata non vaccinato non è ancora calcolabile, ma soprattutto perché non sono pochi coloro che non intendono, probabilmente, subire alcun genere di condizionamento.
Si attendono ulteriori chiarimenti a tal proposito nei prossimi giorni, restate aggiornati seguendo i nostri articoli Miur.