Presso il Tribunale di Reggio Emilia è stata decretata vittoria per alcuni docenti precari e per alcuni lavoratori Ata. Si tratta della vittoria legale avvenuta dopo diversi ricorsi contro il Ministero dell’Istruzione che finalmente è stata accolta dal Tribunale di Reggio Emilia, grazie all’intervento anche dei sindacati Cisl che hanno rappresentato anch’essi dopo i legali circa 20 tra docenti e impiegati Ata.
La problematica portata innanzi al Tribunale di Reggio Emilia evidenziata dai suddetti è emersa per ottenere le stesse progressioni di stipendio riconosciute ai colleghi di ruolo, incluso il versamento delle relative differenze retributive. Accolti i ricorsi dal giudice del tribunale, riconoscendo “il diritto del ricorrente alla medesima progressione stipendiale spettante ai docenti di ruolo”, condannando così il ministero dell’Istruzione a corrispondere le relative differenze retributive a partire dal 18 maggio 2011.
Il Giudice inoltre ha sancito che l’ufficio guidato dal ministro Valeria Fedeli debba tirar su le maniche e ricostruire la carriera dei precari della scuola, che non possono più lavorare in tali condizioni. Il compito del Ministro Fedeli non è affatto semplice, anzi è molto delicato ed ha necessità di attese viste le nuove modifiche apportate che hanno bisogno di tempi di stabilizzazione, basti pensare al caos di cui già vi abbiamo accennato in un altro articolo in merito al blocco del portale Istanze Online, che ha registrato in poche ore moltissime richieste simultaneamente, tanto da provocare panico tra i docenti interessati.
La novità del nuovo anno scolastico inoltre si era già aperta con l’anticipazione che non soltanto gli insegnanti cambieranno, ruotando dalle varie parti della provincia e della nazione, ma anche i dirigenti scolastici saranno interessati da un turn-over.
Le problematiche pervenute ai sindacati Cisl sono molteplici ma per il momento la Cisl può esultare accanto ai docenti e agli amministrativi precari per aver ottenuto una vittoria in uno dei momenti non favorevoli per i docenti.