Negli ultimi anni si è spesso discusso degli aumenti di stipendio dei docenti italiani, che ad hanno tra gli stipendi più bassi dell’intera Unione Europea, una situazione che da anni vede i sindacati della scuola in prima linea per ottenere degli aumenti di stipendio considerevoli ma che ad oggi hanno prodotto veramente pochi risultati.
Il Nuovo Ministro dell’Istruzione Azzolina fin da quando è stato eletto ha sempre parlato di questo argomento come un tema che egli stessa avrebbe affrontato durante il suo mandato, proprio in questi giorni la Azzolina nel corso di un’intervista rilasciata al Mattino ha parlato dei possibili aumenti di stipendio per i docenti italiani.
Secondo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Azzolina a partire dal mese di Luglio 2020 i docenti italiani riceveranno aumenti di stipendio che un busta paga risulteranno essere pari a 68 euro netti al mese.
L’aumento, a partire dal mese di luglio, sia per i precari che per i docenti di ruolo, sarà di 68 euro netti, dovuti al taglio del cuneo fiscale, che riguarda tutti i lavoratori dipendenti.
Parallelamente, ha affermato il Ministro, partiranno i tavoli per il rinnovo dei contratti, su cui sono state già stanziate risorse in Legge di Bilancio.
Gli aumenti previsti, ricordiamolo, sono stati considerati insufficienti dai sindacati, che hanno anche contestato il fatto di considerare come un aumento per gli stipendi dei docenti il taglio del cuneo fiscale.