Nuovo Decreto Coronavirus, multe e carcere per chi viola i divieti e le regole – Tre mesi di carcere per coloro che varcano i confini della zona rossa della Lombardia, questo il nuovo decreto contro il coronavirus misure molto restrittive. Vietato entrare ed uscire dalla Lombardia e altri 14 Comuni “zona arancione” queste le disposizioni del Governo dopo la crescita dell’emergenza coronavirus, e per tale motivo anche le scuole saranno chiuse fino al 15 marzo 2020 in tutto il territorio nazionale.
Al momento in Lombardia si è registrato il più alto numero di contagi in Italia coinvolgendo 14 Comuni: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia per tale motivo è stato vietato entrare e uscire da tali zone.
I trasgressori del divieto suddetto rischino una multa fino a 200 euro e l’arresto fino a tre mesi per I’ inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, in quanto occorre per chi entra ed esce dalle zone indicate, valide ragioni.
Il COVID-19 ha messo in allerta tutte le regioni a causa del contagio e al momento nelle Regioni dove il numero dei contagi è ancora contenuto si cerca di coinvolgere tutti i cittadini a stare presso le proprie abitazioni e a seguire tutte le indicazioni per evitare ancor di più la diffusione del virus.
Si legge nel decreto che è vietato uscire da Lombardia e Comuni “zona arancione” salvo eccezioni, per chi viola le disposizioni in vigore si applica l’articolo 650 del Codice penale, che recita:
Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro.”
Solo pochi i casi eccezionali per entrare e uscire dalla Regione Lombardia e dagli altri Comuni indicati nel decreto:
- sono ammessi solo per comprovate ragioni di salute ( chi si sposta deve essere munito di una autocertificazione con indicati i motivi dello spostamento);
- sono ammessi solo per comprovate ragioni lavorative (chi si sposta deve essere munito di una autocertificazione con indicati i motivi dello spostamento).
I cittadini positivi al tampone non possono ovviamente godere di nessuna eccezione in merito agli spostamenti in quanto devono restare in quarantena.
I trasgressori saranno punibili dal punto di vista normativo e altamente irresponsabile da quello sociale e nel frattempo tanti i controlli a tappeto con posti di blocco della Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale.