La pandemia innescata dal corona virus in tutta il mondo sta mettendo in ginocchio un’intera economia, ad oggi più dell’80% delle imprese e dei lavoratori sono completamente ferme come anche molti stipendi al momento sono al palo in attesa che entrino in vigore le norme e gli ammortizzatori sociali previsti dal decreto, in questo contesto di emergenza il presidente dell’INPS ha avanzato l’impotesi di introdurre il reddito di cittadinanza per tutti, non solo per coloro che hanno un isee basso ma per tutti.
Secondo il presidente dell’INPS in questo contesto di estrema emergenza che ha anche paralizzato l’economia questa potrebbe essere una soluzione temporanea che permetterebbe da dare un po di respiro alle famiglie italiane, l’ipotesi del presidente è piaciuta ad associazioni di lavoratori e di categoria.
Le misure contenute nel decreto “Cura Italia” non saranno sicuramente sufficienti per far risollevare l’economia, infatti per stessa ammissione del presidente Conte ad Aprile ci sarà un nuovo decreto legge che permetterà di attuare altri provvedimenti sia per arginare il fenonemo corona virus e sia per rilanciare l’economia italiana.
Secondo il Presidente dell’INPS secondo anche la sua esperienza da economista avrebbe preferito un Reddito di cittadinanza allargato a tutti, senza le condizionalità di quello esistente. Una sorta di basic income, un reddito di base.
Ovviamente si tratterebbe di una misura temporanea e non statica, valida per tutto il periodo in cui l’emergenza non rientrerà, una proposta accolta anche da diverse associazioni di categoria, secondo le quali è assolutamente necessario rendere universale e incondizionata la misura per il sostegno del reddito introdotta con la legge 26/2019.
Difficile dire se una proposta del genere sia attuabile, anche perchè sarebbe necessario effettuare una serie di studi sulla fattibilità economica della cosa, nelle prossime settimane sapremo sicuramente di più sul prossimo decreto e cosa metterà in campo il governo per sostenere l’economia e le famiglie italiane.