Il Miur in questi giorni ha confermato l’aumento di personale per la Scuola dell’infanzia, la Riforma della Scuola, nota come “La Buona Scuola”, ha in essa come obiettivo proprio il potenziamento del personale per la scuola dell’infanzia, si tratta di nuove cattedre che verranno aggiunte a quelle già esistenti, tutto ciò è avvenuto quando è stata approvata la delega della Buona Scuola che ha riformato la scuola dell’infanzia, infatti prima che venisse approvata la delega il potenziamento non aveva riguardato i docenti della scuola dell’infanzia, rimasti fuori dal piano straordinario assunzioni.
Grazie a questa delega della Riforma della Scuola, è stato esteso l’organico di potenziamento anche al nuovo sistema integrato, così da rendere più semplice l’attuazione degli obiettivi prefissati, ricordiamo che tra le novità introdotte dalla Delega vi è l’introduzione del nuovo sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni che sarà costituito da servizi educativi per l’infanzia (gli asili nido) e dalle ex scuole materne.
Recentemente sul tema c’è stata anche un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Camilla Sgambato, deputata per il Partito Democratico e membro della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, la risposta non è tardata ad arrivare per voce del sottosegretario al MIUR Vito De Filippo, il qualeha fatto chiarezza sull’argomento e sul futuro dei docenti impiegati nel sistema integrato da 0 a 6 anni.
Il sottosegretario ha chiarito che questa novità sarà operativa non dal prossimo anno scolastico, ma dal 2018-2019 visto che al momento dell’entrata in vigore del decreto – 31 maggio 2017 – erano già state avviate le procedure per la determinazione dell’organico di diritto 2017-2018, per le immissioni in ruolo e per la mobilità che riguarderanno anche l’organico di potenziamento, si dovrà quindi attendere il prossimo anno.
Il sottosegretario De Filippo ha fatto anche riferimento alla sentenza molto attesa che riguarda i “diplomati magistrali”, il Consiglio di Stato dovrebbe pronunciarsi entro il prossimo mese di ottobre, in caso di sentenza favorevole il Ministero si dice disponibili e pronto a valutare delle soluzioni più idonee per tutelare i diritti di questi docenti e a stabilire delle modalità ben precise per le loro immissioni in ruolo.