All’interno del Decreto Rilacio è stato inserito un emendamento del Movimento 5 Stelle il quale prevede che dal 2021 la percentuale del lavoro agile (smart working) salirà almeno al 60%, inoltre è prevista anche una proroga fino a fine anno (31 dicembre 2020) dell’uso dello smart working per i dipendenti pubblici della pubblica amministrazione, la proroga interesserà fino al 50% dei lavoratori in servizio, una novità nel settore del lavoro che indica come il governo voglia puntare su questa tipologia di lavoro che presenta molteplici vantaggi sotto molti aspetti.
Su questo emendamento il Ministro Dadone ha fatto sapere che si tratta di una vera e propria rivoluzione nel settore della pubblica amministrazione, con l’emendamento viene anche introdotto l’Osservatorio del lavoro agile che avrà lo scopo di raccogliere dati e informazioni fondamentali e permettere di programmare al meglio le future politiche organizzative delle Pubblica Amministrazione.
Per poter attuare queste novità all’interno delle pubblica amministrazione dovranno essere attuate diverse novità come quello di adeguare i sistemi informatici per favorire lo smart working, le pubbliche amministrazione dovranno infatti sviluppare i propri sistemi con modalità idonee a consentire l’accesso da remoto ai propri dipendenti e favorire lo sviluppo dello smart working.
Altro aspetto riguarderà poi la formazione dei dipendenti che dovranno misurarsi con una nuova tipologia di lavoro, la formazione del personale è quanto mai fondamentale per attuare lo smart working, il personale dovrà essere formato per poter comprendere ed utilizzare al meglio il lavoro agile.
Tra le varie novità è previsto anche il Codice di condotta tecnologica il quale detta le regole omogenee per tutte le Pubbliche Amministrazioni come Acquisti ICT, per lo sviluppo dei sistemi e per la progettazione e realizzazione dei servizi digitali ai cittadini, con regole per la formazione tecnologica dei pubblici dipendenti ed esperti che affianchino i progetti di trasformazione digitale delle amministrazioni (obblighi di progettare i sistemi e i servizi per renderli fruibili in digitale tramite SPID e CIE e su mobile tramite appIO, oltre che per consentire diffusamente il lavoro agile).
Insomma la Pubblica Amministrazione si appresta a vivere anni di trasformazione sia nel modo di lavorare ma soprattutto nella tecnologia e nei servizi online, un cambiamento annunciato da anni ma che è stato sempre difficile da attuare, con le ultime novità che abbiamo evidenziato sembra che qualcosa si stia muovendo in questa direzione, resta da vedere in quanto tempo verrà completata questa trasformazione.