LA Didattica a distanza è stato lo strumento che ha salvato in tutti i sensi l’anno scolastico 2020 da poco concluso, inseguito alla chiusura delle scuole milioni di studenti e migliaia di docenti si sono ritrovati non più all’interno delle aule ma seduti al proprio pc, disanti migliaia di kilometri ma vicini grazie alle connessioni web e i rispettivi pc, tablet o qualsiasi altro dispositivo che permette di seguire le lezioni a distanza, ora anche per il prossimo anno 2021 il Ministero dell’Istruzione ha tutta l’intenzione di puntare su questo strumento, sicuramente non in maniera massiccià come è accaduto durante il lockdown da Covid-19 ma in maniera più programmata e ponderata, uno strumento da affiancare alle tradizionali lezioni in aula in presenza.
Il Ministero in questi giorni ha fatto sapere che per la Didattica a distanza vi saranno novità che saranno introdotte con l’inizio del prossimo anno scolastico 2020-2021, con l’inizio delle lezioni previsto per il 14 settembre 2020 saranno definite delle regole più precise per la didattica a distanza, anche perché questo strumento rappresenta l’unica soluzione possibile in caso di nuovo lockdown.
Il quotidiano La Repubblica in questi giorni ha fornito alcune novità ed anticipazioni sulla DAD, il Ministro dell’Istruzione Azzolina recentemente ha inviato ai sindacati la bozza contenente le Linee guida per la didattica digitale integrale, un documento che fornisce le nuove indicazioni su come verrà utilizzata la didattica a distanza dal prossimo anno scolastico.
Secondo il documento inviato ai sindacati vi saranno delle regole chiare e comuni a tutte le scuole e che saranno utilizzate nelle scuole secondarie di II grado, tra le novità in arrivo c’è la volontà di garantire la giusta combinazione tra attività in modalità sincrona (confronto diretto tra insegnanti e alunni) e asincrona (corsi via web, e-mail e messaggi che sono poi postati sui forum online) e questo in tutte le occasioni in cui gli alunni non potranno stare a casa, inoltre i voti che saranno assegnati tramite un’interrogazione o un compito utilizzando la DAD avranno lo stesso valore di quelli assegnati in presenza.
Altra novità riguarda le scuole secondarie di II grado dove ci sarà (non è ancora sicuro) una turnazione tra gli studenti che seguiranno le lezioni in classe e quelli che le seguiranno da casa, questo per ridurre il numero di studenti all’interno delle aule e garantire il rispetto delle distanze previsto dai protocolli sanitari in materia di Covid 19.
Il Ministero è consapevole che l’uso della DAD richiede uno sforzo maggiore sia per gli studenti che per i docenti per questo saranno garantite delle pause di 15 minuti, con la durata delle lezioni – sia per chi è in classe che per chi segue da casa – che si riduce a 45 minuti.
Allo stesso tempo sarà richiesta una professionalità ben definita agli insegnanti, i quali si dovranno formare su informatica e altre didattiche innovative, come la classe capovolta, il dibattito, la cooperazione e la gestione delle emozioni degli studenti.
Le nuove linee guida definiscono anche lo scenario che si verrebbe a creare nel caso in cui le scuole dovessero chiudere nuovamente causa lockdown.
Nella bozza del documento inviato ai sindacati si legge che in tal caso bisognerà ricorrere alla didattica a distanza, per un monte ore che non potrà essere inferiore a:
- 20 ore settimanali di lezione alle superiori e medie;
- 15 ore settimanali di lezione alle elementari (10 nelle prime classi).