Il Reggio Emilia approach è un sistema educativo che nasce interamente sull’immagine del bambino, dalla sua partecipazione all’ambiente educativo e di crescita del bambino, un approccio che per diversi aspetti il mondo ci invidia.
Tale sistema educativo si propone come un approccio globale che ha ispirato le scuole di tutto il mondo, tra i principi basilari dell’approccio Reggio Emilia sicuramente si può fare accenno alla partecipazione delle famiglie, ma anche al lavoro collegiale di tutto il personale, ponendo un maggiore accento anche all’importanza dell’ambiente educativo e di crescita del bambino.
La filosofia cardine del Reggio Emilia approach risiede nei cento linguaggi di cui l’essere umano è dotato e che il bambino riuscirà a sviluppare nell’azione quotidiana con materiali differenti, ma anche linguaggi, punti di vista differenti, attivando non solo il pensiero e le emozioni ma anche la sua creatività ed espressività. Il Reggio approach nasce nel periodo che va dal 120 fino al 1994, quando per rispondere ad un considerevole numero di richieste internazionali il Comune di Reggio Emilia ha cercato di promuovere la costituzione di una società che possa supportare l’azione. Il Reggio Approach ha riscontrato un maggiore successivo prima all’estero e poi in Italia, soprattutto grazie alla convenzione con il Miur del 1997 e la diffusione dei diversi progetti di formazione nelle diverse realtà nazionali.
Il principale obiettivo del metodo nato per mano di Malaguzzi prevede che avvenga una crescita armoniosa del bambino con una formazione di cittadino consapevole, ma allo stesso tempo in grado di cooperare con il prossimo e rispettando l’ambiente in cui vive. Ogni bambino è unico in quanto ha diversi tempi di sviluppo e crescita e possiede i “100 linguaggi e i 100 modi di pensare” ma anche di capire e pensare, ma soprattutto di rapportarsi al mondo esterno. Ogni bambino in armoniosa collaborazione con i genitori ma anche con l’ambiente che lo circonda ma soprattutto con la scuola dovrà essere supportato, ed è proprio l’ambiente a valorizzare i 100 linguaggi del bambino tramite l’utilizzo del gioco, della musica, dell’arte e della cucina.
Il metodo Reggio Emilia insieme al metodo Montessori è sicuramente uno degli approcci pedagogici più invidiati dal mondo, ed è per questo che tali metodi sono riusciti a farsi largo non solo a livello nazionale ma soprattutto internazionale.