In data 3 Agosto il Ministro dell’Istruzione Fedeli ha firmato il decreto che prevede l’introduzione dei Licei brevi a partire dal mese di settembre dall’anno scolastico 2018/2019, saranno in totale 100 gli istituti scolastici che potranno aderire al nuovo progetto “Licei Brevi” ogni istituto potrà avere una sola classe in totale, ma di cosa si tratta esattamente? Nell’articolo vediamo quali sono tutte le novità riguardanti questa nuova modalità di liceo.
Il decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione prevece in pratica l’introduzione di licei con una durata inferiore, in totale gli anni saranno 4 e non 5, il tutto partirà a settembre dell’anno scolastico 2018/2019 e coinvolgerà in via sperimentale 100 istituti scolastici i quali potranno avere solo una classe da dedicare al progetto, ogni istituto che vorrà aderire dovrà presentare un progetto che dovrà essere inviato al Ministero ed essere approvato.
Il ministero istituirà un’apposita commissione che avrà il compito di valutare tutte le proposte e dovrà assicurare una equa distribuzione delle classi sul territorio nazionale e nei diversi indirizzi: licei, istituti tecnici e istituti professionali. La sperimentazione potrà essere prolungata di altri quattro anni, ma c’è chi vede in questo decreto l’anticamera del taglio di un anno di liceo & Co. per diplomare i ragazzi a 17/18 anni.
Il nuovo percorso di studi chiamato “Liceo Breve” dovrà garantire l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di riferimento in modo da assicurare ai ragazzi il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e delle competenze previste per il quinto anno di corso, ma entro quattro anni.
Per le classi che aderiranno al progetto il calendario scolastico verrà completamente rimodulato e si passerà dalle 900 ore annue per 5 anni a 1.000-1.050 ore per 4 anni nei licei.
Agli studenti del liceo quadriennale occorrerà garantire, inoltre, l’insegnamento di almeno una disciplina non linguistica con metodologia Clil – interamente in lingua straniera – a partire dal terzo anno e la valorizzazione delle attività laboratoriali, oltre che l’utilizzo di tecnologie didattiche innovative.
Tutti gli studenti che aderiranno a questo progetto al termine del ciclo di studi dovranno conseguire normalmente l’esame di stato che resta sempre uguale senza nessun tipo di modifica.