Negli ultimi anni il costo delle rette (tasse) Universitarie è lievitato oltremodo, oggi consentire al proprio figlio di frequentare una facoltà universitaria equivale ad un vero e proprio investimento economico per questo sono sempre di più gli studenti che cercano un lavoro per cercare di essere indipendenti economicamente o quanto meno di contribuire al pagamento delle tasse universitarie, tutto questo accade in barba alla costituzione la quale afferma che lo studio non è solo un dovere, ma anche e soprattutto un diritto, peraltro costituzionalmente garantito.
Non tutti sanno che la legge afferma anche che “l’importo della tassazione richiesta agli studenti universitari non può superare di oltre il 20% il budget erogato dallo Stato alle Università e denominato Fondo di Finanziamento Ordinario”, molte università italiane non rispettato tutto cio è per tanto gli studenti possono richiedere la restituzione delle universitarie pagate ma che in realtà non erano dovute all’ateneo.
Le università italiane che hanno sforato questo limite chiedendo agli studenti somme eccedenti i limiti previsti sono le seguenti:
- Università degli Studi Insubria Varese-Como;
- Università degli Studi di Bologna;
- Università degli Studi di Bergamo;
- Università degli Studi di Milano;
- Università degli Studi di Milano Bicocca;
- Politecnico di Milano;
- Università “Ca Foscari” di Venezia;
- Università IUAV di Venezia ;
- Università degli Studi di Padova;
- Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia;
- Università degli Studi di Torino;
- Università degli Studi di Verona;
- Università degli Studi di Ferrara;
- Università degli Studi di Pavia.
Per quanto concerne il rimborso è bene sottolineare che può essere richiesto per gli anni accademici che partono 2007/2008 sino all’anno accademico 2012/2013, questo perchè nel 2013 il fu Governo Monti corse ai ripari per arginare questa situazione “scomoda” introducendo un emendamento che ha di fatto liberalizzato il limite della contribuzione studentesca, in questo modo veniva scorporato dal conteggio il gettito della contribuzione versata dagli studenti fuori corso.
Fortunatamente questo provvedimento non è retroattivo e per questo dall’anno 2007/2008 sino all’anno accademico 2012/2013 le università che non erano in regola con i conti risultano comunque fuori legge.
Ne consegue che tutti coloro che, a partire dall’anno 2007/2008 sino all’anno accademico 2012/2013, hanno pagato le tasse universitarie ad uno di quegli Atenei sopra elencati possono chiedere il rimborso delle somme pagate in eccedenza, anche il Tar ed il Consiglio di Stato si sono pronunciati sulla vicenda condannando l’Università di Pavia a risarcire gli studenti per un totale di 8 milioni di Euro (per la precisione 4 milioni solo per l’anno 2012).