Il settore delle pensioni è sempre in continuo fermento, il prossimo anno il governo ha già fatto sapere di dover mettere in campo una nuova riforma delle pensioni per modificare ancora una volta l’età per andare in pensione, in questi giorni è stato direttamente il Premier Conte ad illustrare le ultime novità in materia di pensioni e pensionamento, secondo Conte la Quota 100 non verrà rinnovata poichè si tratta di un provvedimento triennale che aveva come obiettivo di supplire a un disagio sociale che si era creato, provocato dalla riforma Fornero.
Il Premier Conte ha ricordato anche di come il settore delle pensioni abbia la necessità di una profonda riforma affinchè sia in grado di mantenersi sulle proprie Gambe mettendo in condizione all’Inps di poter pagare le pensioni con una certa tranquillità.
La Quota 100 scadrà naturalmente alla fine del 2021 e successivamente non verrà ne rinnovata ne rifinanziata, per tanto è destinata ad essere eliminata in maniera definitiva, fino a tale data il Governo avrà il compito intavolare una nuova riforma delle pensioni ed un nuovo sistema che consenta ai lavoratori di andare in pensioni con requisiti che saranno sicuramente differenti dalla Quota 100 attualmente in vigore.
Il Premier Conte ha ricordato anche l’urgenza di aggiornare lista dei lavori usuranti” un docente universitario vorrebbe lavorare a settant’anni, mentre in tanti lavori usuranti non possiamo prospettare una vita lavorativa così lunga. Dobbiamo avere il coraggio di differenziare”, ha dichiarato il presidente del Consiglio.
L’abolizione della Quota 100 scatenza reazioni diametralmente oppostem se Matteo Renzi esulta affermando che “L’abolizione di Quota 100 è una svolta importante – dice il leader di Iv – e rimedia ai danni del governo populista” Matteo Salvini alze le barricate affermando che la Lega non permetterà l’abolizione del provvedimento “Vogliono tornare alla Legge Fornero? La Lega non glielo permetterà, promesso. Non si scherza con i sacrifici di milioni di lavoratrici e lavoratori italiani”.
La battaglia per la riforma del settore pensionistico italiano è solo all’inizio, la battaglia sarà lunga poichè in ballo c’è la gestione di un settore che per l’economia del nostro paese è quanto mai fondamentale, si spera che la prossima riforma non vada a penalizzare i lavoratori come è già successo per le precedenti riforme pensionistiche.