In questi mesi si è parlato molto dell’aumento degli stipendi dei docenti italiani, anche il Ministro dell’Istruzione Fedeli più volte in pubblico ha elogiato il lavoro che ogni giorno svolgono i docenti italiani arrivando ad affermare che dovrebbero percepire il doppio dello stipendio per il ruolo fondamentale che oggi ricopre il docente all’interno della società. Purtroppo alle belle parole del Ministro non seguono i fatti, nelle scorse settimane le sigle sindacali hanno più volte incontrato il Ministero per discutere anche dell’aumento di stipendio, ma le cifre sulle quali si discute non vanno oltre gli 80 euro mensili.
Tutto questo fa ancora più rabbia quando poi si viene a sapere che dal prossimo anni con tutta probabilità verrà eliminato il tetto degli stipendi d’oro dei dipendenti della Camera, in questo modo a partire dal 2018 i circa 2.000 dipendenti di Camera e Senato potranno nuovamente contare su stipendi che sono al di fuori di ogni logica, ad esempio i barbieri, torneranno a guadagnare 136mila euro lordi l’anno.
Il provvedimento che tagliava questi stipendi d’oro era stato introdotto nel corso 2014 per far fronte al forte periodo di crisi e alle forti polemiche che si erano scatenate proprio per via delle cifre folli che molti dipendenti percepivano all’interno della camera e del senato italiano, il provvedimento scade il 31 dicembre 2017 e per ora non sembra esserci intenzione di prorogarlo.
Se cosi fosse ritorneranno nuovamente gli stipendi d’oro e i dipendenti potranno nuovamente incassare cifre annuali del tutto folli e fuori da ogni logica di mercato, ad esempio alla camera i documentaristi, ragionieri e tecnici è previsto un stipendio di 166mila euro, 115 mila per i segretari, 106mila per i collaboratori tecnici, 99mila euro per operatori tecnici e assistenti, al senato la musica non cambia, abbiamo 172mila per gli stenografi, 166mila per i segretari, di 115mila per i coadiutori e 99mila per gli assistenti, figure professionali che al di fuori della camera e del senato italiano percepirebbero uno stipendio di 7/8 volte inferiore.
E poi dobbiamo sentire il Ministro dell’Istruzione che definisce il docente uno dei mestieri più importanti della nostra società e per tanto meritano 80 € di aumento??? L’attuale classe politica non ha nessun rispetto per i lavoratori, non conosce il significato della parola vergogna e ipocrisia, è bene che i docenti anche attraverso le sigle sindacali di riferimento facciano sentire la loro voce affermando quelli che sono i loro diritti.