Il dibattito sul problema rientro a scuola o dad prosegue, alcuni dirigenti scolastici hanno proposto diverse possibilità e lo stesso è stato fatto dallo psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore dell’Ido (Istituto di Ortofonologia) Federico Bianchi di Castelbianco. Il Dottor Federico Bianchi ha proposto di far frequentare la scuola un giorno a settimana ai ragazzi delle superiori, e ritiene che con tale manovra gli studenti resterebbero in contatto con l’istituzione scolastica e si eviterebbe un danno evidente ormai in atto.
La coordinatrice della rete “Scuola e territorio: Educare insieme” Daniela Galletta, afferma che gli studenti sono in difficoltà, soli e tristi e che in tale fascia d’età i ragazzi hanno bisogno di contatto e di interazione.
Ad appoggiare la coordinatrice della rete “Scuola e territorio: Educare insieme” ci sono anche altri dirigenti scolastici, come Patrizia Marini dell’istituto agrario “Sereni” di Roma, Tiziana Sallusti del liceo “Mamiani” e il presidente dell’Anp Mario Rusconi e ma credono che prima va risolto il nodo trasporti e nutrono la speranza di poter riprendere la didattica in presenza il 4 dicembre.
Presso IPSIA “Meucci” di Cagliari, la preside Daniela Diomedi ha già organizzato un orario settimanale in presenza e a distanza in modalità sincrona e asincrona, e sebbene ci siano delle difficoltà afferma che non si sono fermati per non perdere gli studenti e fare in modo che non si perdano.