Dopo la raccolta delle richiesta di pensionamento dei tanti insegnanti che hanno chiesto di andare in pensione anche con Quota 100 si accerta che tanti saranno i posti vacanti da riempire. Con molta probabilità tanti saranno le cattedre vacanti al nord a causa dei tanti insegnanti e personale Ata che andranno in pensione, sebbene al momento non ci sono dati ufficiali in quanto le istanze devono essere ancora accolte dagli organi competenti.
Il prossimo settembre 2021 con molta probabilità le scuole avranno bisogno di nuovi insegnanti e personale ATA, il rischio che ci siano cattedre vuote, e tutto a causa anche dei concorsi oggi in programma e sospesi causa Covid.
Le domande di pensionamento presentate dagli insegnanti sono 27.592, di cui quasi 16.000 si riferiscono a Quota 100, aggiungendo anche le domande presentate dal personale ATA, dagli educatori e dagli insegnanti di religione, i pensionamenti per il personale della scuola salgono a 35.000.
Le scuole piu’ a rischio posti vacanti sono quelle del nord, in quanto proprio dal Nord, si sono registrate piu’ domande di pensionamento ( 44,25% del totale delle richieste presentate).Una situazione che preoccupa in quanto si tratta di quelle Regioni dove già oggi c’è un numero elevato di cattedre vacanti, si calcola su un totale di 60 mila posti vacanti solamente 2.500 docenti hanno aderito all’iniziativa.
Oltre all’emergenza coronavirus che ha provocato timore nei docenti, cè da considerare anche il deterrente che non cesserà di esistere, ovvero quanto stabilito dalla legge 159/2019 riguardo al vincolo di cinque anni sul posto di assunzione a tempo indeterminato senza la possibilità di assegnazione provvisoria, utilizzazione o supplenza.
Per tale motivo molti insegnanti e personale ATA anziché rischiare di dover restare al Nord per almeno cinque anni, hanno rinunciato alla possibilità di lavorare su un posto vacante.