Dai primi giorni di Gennaio sono moltissimi i cittadini che si sono recati alle Poste per chiedere il Saldo al 31/12 e la Giacenza Media di Conti Correnti, Libretto e PostePay Standard ed Evolution, documento necessario per aggiornare il proprio Modello ISEE al 2021, purtroppo molti cittadini sono tornati a mani vuote poichè la suddetta documentazione non era ancora disponibile.
Una buona notizia arriva però direttamente da Poste Italiane la quale fa sapere che da oggi dovrebbe essere disponibile il Saldo al 31/12 e la Giacenza Media di Conti Correnti, Libretto e PostePay Standard ed Evolution documenti che poi andranno presentati al Caf/Patronato che provvederà ad elaborare il Nuovo Modello ISEE 2021, un documento diventato necessario e vitale per moltissime famiglie italiane, tramite questo documento lo stato riesce a determinare la capacità economico reddituale del singolo nucleo familiare ed erogare eventuali Bonus e prestazioni a sostegno del reddito come il reddito di cittadinanza o reddito di emergenza.
Il consiglio ovviamente è quello di evitare di recarsi tutti insieme presso gli Uffici Postali sia per evetare asembramenti ma anche un eventuale sovraccarico del sistema informatico che di fatto potrebbe andare in blocco e quindi impedire la consegna della documentazione.
Ricordiamo che il Saldo al 31/12 e la Giacenza Media deve essere presentato come documento solo nel caso in cui il cittadino possieda un conto corrente, un libretto di risparmio, carta postepay standard/evolution o investimenti presso Poste Italiane, nel caso non sia abbia nessun tipo di rapporto con Poste Italiane questa documentazione non sarà necessaria, inutile quindi recarvi in Posta poichè se non avete nessun rapporto l’ufficio non sarà in grado di rilasciare nessuna documetazione.
Poste Italiane specifica inoltre che i documenti, che vengono emessi su richiesta dell’intestatario, sono la sintesi dei prodotti in possesso del cliente: “In particolare – spiega Poste – riporta saldo e giacenza media dei conti attivi o estinti nel corso d’anno 2019, dei libretti di risparmio, dei buoni fruttiferi postali, delle Postepay nominative, delle carte enti previdenziali, il valore nominale dei Fondi di Investimento, la posizione dei deposito titoli nonché l’attestazione dei premi versati per polizze assicurative”.