Gita Scolastica: come organizzare gite per le scuole elementari

La gita scolastica è il momento dell’anno più atteso dagli studenti. È, infatti, l’occasione ideale per conoscere al meglio i propri compagni e per trascorrere con loro puri momenti di divertimento e di condivisione. Questa circostanza particolare ed unica nella vita di uno studente rimarrà sicuramente impressa anche a distanza di anni e consente, tra l’altro, di approfondire, in maniera piacevole, elementi studiati durante l’anno: dai paesaggi, alla natura, dall’arte ai musei.

Una gita scolastica perfetta va programmata con una particolare attenzione al dettaglio, cercando, dove possibile, di stabilire con i propri studenti la meta desiderata.

In questo articolo avrai a disposizione alcune utili informazioni per organizzare una gita memorabile per la tua classe di piccoli studenti.

Definizioni, differenze e terminologia esatti. 

Partiamo innanzitutto da alcune importanti differenze e dalla terminologia esatta da utilizzare quando si tratta questo argomento.

Le gite scolastiche delle elementari, rispetto a quelle dei ragazzi più grandi, generalmente prevedono mete vicino alla città in cui è situata la scuola o, nel caso si desiderino fare viaggi più esigenti e che prevedono alcune notti fuori casa, vanno effettuati, comunque, entro il territorio nazionale.

La normativa delle gite scolastiche viene stabilita, comunque, in quasi totale autonomia dalle scuole: le tempistiche, le mete, i fondi investiti variano da istituto a istituto.

Per quanto riguarda la terminologia appropriata, bisogna sottolineare che il termine “gita” non sempre è quello più esatto da usare in termini burocratici e scolastici. Tuttavia, nei racconti e nelle discussioni con amici, colleghi e studenti, al fine di intendersi al meglio, il termine “gita scolastica” è quello più utilizzato.

Vi sono tre termini più adatti per definire l’occasione scolastica in cui si viaggia e si fa lezione fuori dalle mura dell’istituto.

  1. Uscita didattica: quando la gita avviene nell’arco di tempo che copre l’intera mattinata di lezioni scolastiche. Di solito si effettua tra i 5/25 km di distanza dall’istituto scolastico.
  2. Visita guidata: è la gita di un giorno che non prevede notti lontano da casa. Normalmente si effettua entro i 30/50 km di distanza dalla scuola.
  3. Viaggio d’istruzione: quando la gita si svolge lungo l’arco di due o più notti di permanenza fuori casa.

Come si organizza una gita scolastica per le scuole elementari

Gli insegnanti che devono organizzare una gita scolastica devono tenere conto, oltre che della meta (la quale, come detto sopra, deve coincidere con le esigenze dei propri studenti), anche del vitto, dell’alloggio (nel caso del viaggio d’istruzione) , dei mezzi di trasporto più adeguati, della prenotazione dei musei, dei parchi da visitare e dei momenti di svago.

Una volta realizzato il progetto scritto (contenente i costi, i percorsi e le date) va sottoposto all’approvazione al dirigente scolastico, nonché all’autorizzazione dei genitori degli alunni. In quest’ultimo caso, una lettera inviata ad ogni singola famiglia è un ottimo ed originale mezzo per ottenere il loro consenso.

Se la proposta viene accettata dal dirigente e l’autorizzazione dei genitori raggiunge la maggioranza, si può procedere con la prenotazione.

È molto utile inoltre informare gli studenti sulle norme di sicurezza da rispettare nei luoghi in cui si recheranno. Se tra le mete delle gite scolastiche per scuola primaria, vi è ad esempio un parco avventura è utile che gli studenti sappiano anticipatamente quale sia il comportamento e le norme da rispettare.

Infine sarebbe molto carino far compilare ad ogni studente un diario di bordo su cui scrivere le proprie impressioni, riflessioni e considerazioni sulla gita scolastica in corso.

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