Zona rossa e scuole chiuse, un binomio che non è molto piacevole per le famiglie con genitori lavoratori che non sanno come fare con i bambini che devono seguire le lezioni in dad da casa. Tanti sono i lavoratori che non possono utilizzare lo smartworking e devono recarsi a lavoro, ma in concomitanza delle scuole chiuse devono per forza correre ai ripari chiedendo l’aiuto dei nonni, e se i nonni sono impossibilitati cercano aiuto facendo accudire i propri figli da baby sitter.
Tantissime le richieste di baby sitter in queste settimane, secondo un indagine pare che sui siti specializzati nella ricerca di baby sitter, è aumentato il numero di accessi del +14,5% (+11,3% di genitori) e di nuovi iscritti per un +10% nella settimana in cui si è ufficializzata la chiusura delle scuola di ogni ordine e grado.
Solitamente il lavoro di baby sitter è richiesto da donne con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, che chiedono aiuto per bambini piccoli, in particolare quasi il 50% delle famiglie che si registrano sui portali alla ricerca di baby sitter hanno figli tra gli 0 e i 4 anni e la richiesta è per le ore mattutine.
L’aumento della richiesta delle baby sitter ha fatto anche aumentare il costo orario del servizio in tutta Italia.