Del riscatto della laurea vi avevamo già dato delle informazioni in precedenti articoli, ma oggi cogliamo l’occasione per riparlare di tale argomento sempre molto richiesto e attuale. Ai fini previdenziali il percorso di studio per il conseguimento della laurea possono avere un valore utile per i contributi.
Come già accennato sopra, il riscatto della laurea agevolato permette di valorizzare ai fini previdenziali gli anni di studio pagando un importo minore rispetto al riscatto tradizionale, tale riscatto permette appunto, di riscattare gli anni che hanno portato al conseguimento della Laurea, limitatamente a quelli della durata legale del corso di studi.
Ricordiamo che il riscatto del titolo di laurea ha un costo decisamente inferiore rispetto a quello tradizionale, in quanto occorrono circa 5200 euro per ogni anno riscattato.
Come previsto dal decreto 4/2019, il riscatto agevolato della Laurea non ha una scadenza e non è prevista un’età minima o massima per poterlo esercitare, e può essere richiesto in qualsiasi momento.
Importante sapere che per il riscatto della laurea occorre che gli anni di studio siano successivi al 31 dicembre 1995, se invece il periodo di studi si colloca prima del 1996 è necessario scegliere l’opzione contributiva per il calcolo della pensione e questa scelta colloca tutti i contributi versati (anche quelli precedenti al 1996 nel sistema di calcolo contributivo).
Inoltre la grossa differenza tra il riscatto tradizionale e quello agevolato non è solo nel costo ma anche nel valore, in quanto i contributi non valgono come un anno di contributi versati nell’attuale lavoro ma sulla base delle somme pagate. Se si tratta di riscatto tradizionale, invece, l’onere è calcolato anche sulla base della retribuzione e, quindi, la valenza la stessa dei contributi versati con il lavoro.