Tantissime le persone asintomatiche che ignari di essere portatori di covid19 conducono una vita normalissima anche utilizzando i mezzi pubblici, e per tal motivo i Nas hanno deciso di condurre un controllo a livello nazionale sulla diffusione del virus. Lo studio del Nucleo dei carabinieri per la tutela della Salute, su disposizione del Ministero della Salute, ha effettuato una campagna di controllo a livello nazionale che ha incluso 736 tamponi nelle biglietterie, sale d’attesa e stazioni, oltre a 693 veicoli in tutta Italia, tali tamponi hanno fatto emergere decine di tracce di materiale genetico riconducibile al virus.
Le tracce del virus sono state maggiormente riscontrate sulle superfici di obliteratrici, maniglie, barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e seggiolini.
I mezzi pubblici sembrano proprio trasportare a bordo il virus e aumentando così la possibilità di contagiare chi usufruisce del mezzo pubblico, come studenti e lavoratori pendolari.
Proprio i controlli dei NAS hanno fatto emergere la mancanza di pulizia, sanificazione dei mezzi e mancanza di cartelli di informazione sulle norme di comportamento a bordo dei mezzi su circa il 10% dei mezzi controllati.
I NAS nonostante tale riscontro dell’indagine, hanno affermato che il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superfici dei mezzi di trasporto rivela con certezza il transito e il contatto di individui infetti a bordo dei mezzi, ma non è necessariamente indice di una effettiva capacità di virulenza o di vitalità del virus stesso.