Il nuovo anno scolastico che sta per iniziare lo fa non senza polemiche, le prime arrivano direttamente dai docenti che secondo il Ministro dell’Istruzione Fedeli non avrebbero sofferto di “supplentite”, durante l’estate che si appresta a terminare il Ministro aveva a più riprese dichiarato che per l’anno scolastico 2017/2018 i docenti supplenti sarebbero stato molto pochi e questo per via delle 52 mila assunzioni stabili di docenti, la realtà purtroppo ad oggi è ben diversa, le assunzioni risultano solo 30mila e le supplenze per tutto l’anno si calcola che siano più di 100 mila come abbiamo documentato in questo articolo.
E poi ci sono dei record molto particolari che in questo caso interessano gli alunni, a Milano presso il Liceo Tenca due sezioni da 18 alunni dell’indirizzo socio-economico si uniranno in un’unica classe, creando un’unica classe da 37 studenti, se non è un record poco ci manca.
Il fatto ha immediatamente attirato l’attenzione, e i docenti dell’istituto interrogati sulla questione dichiarano che il tutto nasce da una decisione imposta dal Provveditorato per risparmiare risorse economiche, motivazione che subito è stata smentita dallo stesso ufficio per gli studi:
“Non è nostra intenzione – ha dichiarato il provveditore agli studi, Marco Bussetti – formare una classe da 37 studenti. La scelta del raddoppio è dell’istituto e non ne eravamo al corrente”.
Ma la decisione, a quanto pare, è frutto di una richiesta che l’istituto aveva avanzato tempo fa, rimasta parzialmente inascoltata; l’idea era quella di mantenere addirittura quattro sezioni, in quanto gli alunni delle classi poi ‘tagliate’ studiavano una seconda lingua diversa (potendo scegliere tra francese o spagnolo).
L’Ufficio scolastico, però, aveva risposto assegnando all’istituto più docenti per poter formare quattro gruppi di studio solo per le ore di lingua.
Come spesso succede in Italia, per risolvere un problema se nè crea uno ancora più grande, e dopo che l’unione delle due classi in un’unica “classe extralarge” ha destato l’attenzione nazionale si cerca di correre ai ripari e quindi ad oggi gli studenti interessati non sanno se la loro classe sarà formata da 37 alunni o verrà divisa in due classi differenti, nel frattempo anche i genitori degli alunni protestano affermando che la formazione di una classe pollaio non fa bene a nessuno, ne hai docenti che difficilmente riuscirebbero a seguire tutti i 37 alunni e neanche a questi ultimi che in numero cosi elevato non riuscirebbero a concentrarsi e seguire le lezioni come in una classe dal numero di alunni “normale”
Alla presidenza e al provveditorato un solo avvertimento: questa cosa non passerà inosservata e se dovesse realmente avvenire gli studenti della scuola si mobiliteranno”.