Secondo gli ultimi dati nella Pubblica amministrazione il numero dei dipendenti è in calo (ad eccezione del comparto sanitario) se confrontato con il resto dei paesi europei dove invece il numero dei dipendenti pubblici è in aumento, altro dato riguarda l’età media, anche in questo caso il nostro paese detiene il record negativo con un’età media di 50 anni.
Questi sono alcuni dei dati che sono emerse da una ricerca condotta nel settore del lavoro pubblico e presentata Forum PA 2021, la ricerca condotta evidenzia anche come nel nostro paese si investa poco in formazione e competenza, con un impiego complessivo, nel 2019, di 110 milioni in meno rispetto a 10 anni fa.
Questi dati emersi dalla ricerca dovrebbero essere invertiti già a partire dal 2021, nel PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si legge ancora nel rapporto, saranno previsti investimenti in Capacità Amministrativa della Pa per 1,3 miliardi, e ulteriori 0,4 miliardi di fondi strutturali UE e cofinanziamento nazionale.
Blocco dei concorsi
Secondo i dati più recenti ed aggiornati nella PA 1° gennaio 2021 si contano 3,2 milioni di dipendenti, 31.000 in meno rispetto all’anno precedente (-0,97%), il minimo storico degli ultimi 20 anni.
Nel 2019 è stato registrato un timido segnale di crescita ma nel 2020 con il blocco dei concorsi pubblici dovuti all’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 e l’accelerazione dei pensionamenti non ha permesso al turnover di ritrovare un equilibrio.
La pubblica amministrazione si conferma essere poi tra la più anziana d’europa con un’età media di 50 anni, scarsamente aggiornata (mediamente 1,2 giorni di formazione per dipendente l’anno), in difficoltà ad offrire servizi adeguati a imprese e cittadini (il 76% degli italiani li considera inadeguati, mentre gli europei insoddisfatti sono il 51%), eppure chiamata ad essere il motore della ripresa.
91.000 posti nella scuola
Nel corso del 2021 il trend si sta invertendo, con la progressiva ripresa delle selezioni pubbliche e con i fondi messi a disposizione dall’Europa per contrastrare la crisi economica dovuta al Covid 19, il numero dei dipendenti pubblici dovrebbe tornare a salire.
Secondo i dati diffusi del Dipartimento Funzione Pubblica, nel corso del 2021 sono previsti 119.000 nuove assunzioni a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione:
- 9.875 posizioni tra regioni, servizio sanitario, comuni, università, enti pubblici non economici, enti di ricerca e avvocatura dello stato;
- 91.000 posti della scuola
- 18.014 posti di concorsi banditi, conclusi o da concludere.
Dal Forum emerge inoltre che la PA italiana è anziana. L’età media (in leggero calo) è 50 anni, con ampie differenze tra i comparti: supera i 55 anni in enti come Cnel, Presidenza del Consiglio e Carriera Penitenziaria, è di 39 anni nelle Forze Armate. Gli over 60 rappresentano il 16,3%, gli under 30 appena il 4,2%. È “pensionabile”, perché ha già compiuto 62 anni, il 16,3% del totale, oltre 500 mila persone, ma ce ne sono anche 180 mila che hanno maturato 38 anni di anzianità. Guardando solo l’anzianità contributiva, da Regioni e autonomie locali potrebbe andare in pensione il 10,9% dei dipendenti, dalle amministrazioni ministeriali il 15,2%. Guardando il requisito anagrafico si stima un’uscita di circa 105 mila persone dal SSN nell’arco dei prossimi 3-4 anni, di 215 mila persone dalla scuola.