Il Modello ISEE è diventato il documento principale per determinare la capacità reddituale ed economica di un nucleo familiare e per poter accedere a tutti i Bonus erogati dallo Stato, molti cittaidini si chiedono come abbassare o ridurre il Reddito ISEE (ovviamente in maniera legale) per poter accedere alle prestazioni a sostegno del reddito, spesso infatti ci sono dei parametri che si ingnorano o inseriti per errore che influiscono molto sulla determinazione dell’ISEE finale, in questo articolo andremo a vedere quali sono gli step da seguire per abbassare il valore dell’ISEE.
Come Abbassare il Reddito ISEE: Info Preliminari
Prima di entrare nel dettaglio della guida facciamo un piccolo sunto di che cos’è il Modello Isee e a cosa serve.
Questo Modello fotografa la situazione reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare o di un singolo individuo nel caso non sia sposato e senza figli, dal Modello ISEE si evince quanto denaro ha si possiede su conti correnti, libretti, carte prepagata o investiti in qualsiasi altra forma di investimento come titoli, azioni, buoni fruttiferi, ecc
L’ISEE prende in considerazione anche il patrimonio immobiliare posseduto ed anche quello relativo ai beni immobili come auto e motocicli.
Nel corso degli ultimi anni questo modello è diventato essenziale per molte famiglie italiane poichè lo stato per erogare bonus e prestazioni a sostegno del reddito richiede obbligatoriamente la presentazione del Modello ISEE da parte del cittadino, in questo modo lo stato riesce a comprendere se chi presenta eventuali domande per Bonus e Sussidi abbia tutti i requisiti previsti dalla legge.
La presentazioe di questo Modello richiede la raccolta di alcuni documenti, leggi questo articolo per conoscere l’elenco dei documenti per richiedere l’ISEE.
Come Abbassare il Reddito ISEE in maniera Legale
Come abbiamo visto per il calcolo dell’ISEE finale entrano in gioco molteplici fattori, ma è possibile abbasare il valore del reddito Isee in maniera del tutto lagele? E quali sono i vantaggi di avere un Isee più basso?
Avere un Isee più basso permette di accere ad un numero maggiore di bonus e incentivi oltre poi a beneficiare di importi più elevati, infatti se Marco ha un Isee più alto rispetto a quello di Luca avrà accesso ai sussidi ma con importi più bassi.
Prima di entrare nel dettaglio e vedere come abbassare l’ISEE, ricordiamo che il calcolo tiene conto dei redditi e patrimoni relativi a 2 anni prima della presentazione della DSU, ad esempio l’Isee 2021 prende in considerazione i redditi e i patrimoni del 2019.
Ridurre – legalmente – l’Isee è possibile, ma non è affatto semplice, esistono 3 soluzioni per abbassare il valore ISEE vediamo di seguito quali sono.
Abbassare l’Isee intervenendo sulla giacenza media dei conti correnti
Una prima soluzione per abbassare il valore del proprio ISEE è quella di intervenire sulla giacenza media dei conti correnti, libretti e carte prepagate (se si possiedono), in particolare è possibile optare per la cointestazione di un conto corrente bancario o postale, cosi facendo la quota di spettanza viene abbassata notevolmente, il risultato finale è che la giacenza media viene considerata per la metà dell’importo.
Su questo aspetto è importante fare una considerazione, questo suggerimento funziona solo se il cointestatario è un’altra persona (di fiducia) e che non appartenga al nucleo familiare, infatti nel caso di conti correnti cointestati con una persona dello stesso nucleo familiare la giacenza media del conto corrente pesa per intero sull’Isee.
Abbassare l’Isee intervenendo sui beni immobili inabitati
Altra soluzione per abbassare l’ISEE è quella di intervenire sui beni immobili che sono inabitati, in questo caso è consigliabile concedere l’immobile in usufrutto: la nuda proprietà dello stesso, infatti, non rientra nel calcolo dell’Isee.
In questo modo il valore dell’ISEE si abbassa poichè come abbiamo specificato in precedenza anche il possesso di beni immobili aumenta l’Isee.
Abbassare l’Isee richiedendo l’Isee corrente
La terza via – che è anche quella più utilizzata – risponde alla possibilità di richiedere l’Isee corrente. Questo si tratta di un parametro che anziché tener conto di redditi e patrimoni di due anni prima considera quelli dell’anno precedente.
Quindi, qualora la situazione economica sia più svantaggiosa nel 2020 rispetto al 2019, allora conviene richiedere l’Isee corrente (che a differenza di quello ordinario ha validità 6 mesi) così da abbassare l’indicatore e avere maggiori possibilità di percepire prestazioni per il sostegno del reddito.