Il Presidente del Consiglio Draghi dice no all’eccesso di supplenti nelle scuole e a tal proposito ha invitato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di mettere a punto un piano per evitare che a settembre, si verifichi la stessa situazione avvenuta lo scorso anno. Lo scorso anno erano in 200mila i supplenti in eccesso e al momento Ministero ha deciso di attuare un nuovo piano per evitare tali eccessi, infatti saranno effettuate nel corso del 2021 assunzioni stabili di docenti tra le 50.000 e le 60.000 unità che verranno inserite nell’organico stabilito dal ministero pochi giorni fa:
- 620.623 cattedre comuni,
- 106.170 insegnanti di sostegno,
- 14.142 adeguamenti alle situazioni di fatto.
Un totale di 90mila unità si attende tra posti rimasti vacanti e quelli per coprire nuove esigenze, il fabbisogno arriva a circa 60mila docenti ai quali occorrerebbe sommare i 27.500 posti che a settembre resteranno vuoti per i pensionamenti.
L’ex ministra Lucia Azzolina aveva introdotto già negli scorsi mesi un concorso straordinario per reperire nuovi insegnanti, ma resterebbero circa 60mila posti da coprire, probabilmente anche 10mila in meno per gli ingressi in graduatoria previsti per quest’anno.
Il problema coronavirus ha purtroppo rallentato tutti i concorsi e per tale motivo con molta probabilità non si farà in tempo a sostenere il fabbisogno delle scuole.
Il Governo ha già in programma il rimedio per affrontare tale problema, si tratta dello sblocco della mobilità e l’eliminazione del vincolo dei 5 anni e Draghi e Bianchi stanno valutando di convocare un corso-concorso semplificato che punti sui titoli di servizio per coinvolgere chi vive da tempo nel precariato, il tutto grazie a 12 mesi di formazione con successiva immissione in ruolo a partire dall’anno scolastico 2022-2023.
Inoltre Draghi sta pensando anche ad un rinvio di un anno della mobilità e alla conferma di tutti i precari sui posti occupati ad oggi.
In Italia i dati raccolti registrano l’alto tasso di precariato nelle scuole, infatti il 78% dei docenti sotto i 35 anni ha un contratto a tempo determinato, invece i dati relativi agli altri Paesi europei fanno emergere che si ha una media del 33%.
Rispetto agli altri paesi europei l’Italia registra contemporaneamente una mancanza della domanda di insegnamento ed un eccesso di offerta di docenti.
Concorsi Scuola 2021 le ultime novità
Quali sono le Novità per i Concorsi Scuola 2021? A che punto sono i Bandi per l’Assunzione dei Docenti 2021? Queste sono alcune delle domande che si pongono moltissimi aspiranti docenti che nel corso del 2020 ma anche 2021 hanno visto bloccati molti bandi, in alcuni casi le procedure selettive sono state avviate ma poi bloccate a causa dell’emergenza covid 19, nell’articolo facciamo il punto analizzando quali sono tutte le ultime novità sulle assunzioni anche in vista della pubblicazione del decreto sostegni bis che introdurrà una serie di interventi per il settore scuola con l’aggiunta di ulteriori posti per docenti e ata.
Qui l’articolo di approfondimento:
Concorsi Scuola 2021: tutte le ultime novità su Assunzioni Docenti
Decreto sostegni bis le ultime novità
Come abbiamo specificato le novità per i docenti precari sono contenute nel decreto sostegni bis, nel corso di questa settimana si apre una partita importante per i docenti precari dal 28 giugno partiranno le operazioni di approvazione degli emendamenti del decreto sostegni bis, al cui interno sono contenute diverse proposte di modifica per il settore scuola, in particolar modo per i docenti precari che dovranno essere votate nei prossimi giorni.
Una delle novità più rilevanti contenute nel decreto riguarda la stabilizzazione dei docenti già a partire da settembre 2021.
Il testo del decreto sostegni bis prevede un’assunzione per i docenti abilitati provenienti dalla prima fascia delle Gps che abbiano però maturato almeno 3 annualità di servizio nella scuola statale.
Inutile dire che è proprio questo il punto cardine su cui le forze politiche si dovranno esprimere e si sindacati spingono per modificare. Se restasse tutto così, come spiegato in precedenza, delle 70 mila assunzioni probabili autorizzate dal MEF, se ne potranno realizzare molte meno, forse anche la metà.