Quante volte ci è capitato di sentire di lamentale di genitori che lavorano e che purtroppo lasciano i propri figli ai nonni o magari alle babysitter?
Lasciare i figli ai nonni è l’alternativa più economica in questa Italia che non permette a tutti una vita agevole, mentre per altri l’alternativa è permettersi una babysitter, ma durante il periodo estivo in cui i nonni e le babysitter hanno bisogno del tanto atteso periodo di ferie a chi resterebbero i bambini?
Le soluzioni sono varie, ma non altrettanto meno dispendiose, in quanto le mamme dovrebbero rivolgersi, una volta terminata la scuola solo a campi estivi che terminerebbero in poche settimane e che hanno costi abbastanza elevati.
Ma allora come fare? Come aiutare i genitori in difficoltà? Le idee proposte da diversi genitori che purtroppo hanno la problematica economica e che magari non hanno i tanto desiderati nonni, sarebbe quella di prolungare il periodo di apertura dei nidi e delle scuole materne, in modo da venir incontro ai genitori che sono occupati lavorativamente e che non sanno come venir fuori tale situazione.
Alcune amministrazioni comunali negli ultimi mesi hanno deciso di prolungare il calendario scolastico ben oltre la fine di giugno, per andare incontro appunto, alle esigenze delle famiglie alle prese con il lavoro.
Grazie al Comune di Modena e ai sindacati finalmente è stato firmato il protocollo d’intesa per il prolungamento estivo del servizio di nidi e scuole di infanzia comunali, a precedere la città di Modena con le aperture scolastiche prolungate è stata la città di Merano.
Nello scorso anno però anche l’amministrazione comunale della città di Bologna aveva avuto tale idea riguardante l’apertura prolungata delle scuole, ma la Cgil aveva chiesto di non aderire all’iniziativa comunale tanto che solo tre delle 250 maestre avevano dato la propria disponibilità.
L’Usb contraria a tale iniziativa, nello scorso anno aveva invitato gli educatori a scioperare contro l’apertura degli analoghi servizi il sabato e la domenica per ribadire che “nidi e materne non sono supermercati ma luoghi educativi e formativi per i bambini”.
Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, presente ad una conferenza sul servizio 0-6 anni, rispondendo a un assessore emiliano che aveva evidenziato la tematica dei nuovi bisogni scolastici, aveva confermato che “quanto alla flessibilità vanno bene tutte le forme di sperimentazione ricordando sempre che il centro dev’essere sempre l’interesse del bambino che ha diritto al riposo adeguato, al gioco e allo svago”, mettendo in luce la necessità di vedere gli asili come dei parcheggi.
La buona notizia arriva durante la stessa conferenza dalle parole dell’assessore comunale di Modena, Gian Pietro Cavazza, in cui informa che “nelle prime due settimane di luglio 2017, fino a venerdì 14, a Modena nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali sarà attivato un servizio di prolungamento estivo rivolto ai bambini che già frequentano le strutture e sottolineando che il costo per le famiglie degli alunni, corrisponderà alla metà della retta mensile applicata attualmente”.
Durante il prolungamento scolastico verranno messi a disposizione degli alunni personale docente e non docente che durante l’anno è stato impegnato nello stesso servizio.
Le attività organizzate dai docenti disponibili, saranno programmate tenendo conto della stagione estiva e dell’opportunità di fare interagire bambini provenienti da sezioni diverse della stessa scuola.
Tale risultato importante del percorso avviato per rispondere alle richieste espresse dalle famiglie è una svolta verso il futuro e un adattamento ai tempi, un’ottima notizia per tutte le famiglie, sperando che tale obiettivo sia proposto in tutte le scuole del nostro paese, e non limitandosi solo alle scuole del nord Italia.
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