A breve il Decreto Sostegni Bis 2021 verrà approvato, all’interno del documento sono contenuti dei provvedimenti e delle novità che interessano anche il settore della scuola, in particolare i fondi messi a disposizione per le assunzioni di docenti e personale ata mediante nuovi concorsi pubblici, in questo articolo vediamo quali sono le principali novità contenute nel nuovo decreto legge.
Dopo l’estate con molta probabilità cominceranno diversi concorsi legati al mondo scuola, infatti qualora dovesse verificarsi l’approvazione del decreto Sostegni-Bis, e quindi confermare quanto previsto dalla V commissione di Montecitorio, ci saranno tantissimi concorsi fino a fine anno che assegneranno circa 68 mila posti.
Partono gli ordinari in sospeso
Finalmente potranno partire i concorsi ordinari in sospeso, e ad attendere le aperture sarebbero mezzo milione di candidati che dopo un anno finalmente possono sentir parlare dell’inizio delle prove concorsuali sia di Infanzia e Primaria (come da decreto direttoriale 498 del 20 aprile 2020 che ha previsto 12.863 posti), sia della Secondaria di primo e secondo grado (come da DM 201 del 20 aprile 2020 con 33 mila posti in palio).
Come le prove Stem
Grazie alle modifiche concorsuali volute dal Ministro Brunetta, che prevedono la velocizzazione delle prove e assunzioni in breve tempo, come indicato anche nella riforma dei concorsi PA le prove si svolgeranno in autunno, e non ci si fermerà alla procedura straordinaria per le sole discipline scientifiche, ma si allargherà ad un ampio numero di classi di concorso.
La riserva di posti nei concorsi
Atteso anche un ulteriore doppio bando concorsuale del tutto nuovo che potrebbe portare in ruolo circa 22 mila precari, come previsto dalle modifiche approvate in commissione Bilancio.
La prima procedura è introdotta dal comma 10 bis secondo cui “i bandi dei concorsi di cui al comma 10, emanati a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, prevedono una riserva di posti, pari al 30 per cento per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto, in favore di coloro che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti”.
I posti avanzati rimessi in palio
In via straordinaria per una seconda selezione ci sarà l’avvio di un concorso riservato “per un numero di posti pari a quelli vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2021/2022 che residuano dalle immissioni in ruolo effettuate ai sensi dei commi 1, 2, 3 e 4, salvi i posti di cui ai concorsi per il personale docente banditi con i decreti dipartimentali n. 498 del 21 aprile 2020 e n. 499 del 21 aprile 2020”.
Per tale procedura occorre osservare le disposizioni regionali e classe di concorso, inoltre sarà “riservata ai docenti non compresi tra quelli di cui al comma 4 che abbiano svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione, un servizio nelle istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni anche non consecutivi negli ultimi cinque anni scolastici”.