In questi giorni si sta discutendo molto sull’introduzione Obbligatoria del Green Pass per i docenti della scuola pubblica per il prossimo anno scolastico 2021-2022, infatti il Comitato tecnico scientifico ha avanzato al Governo questa proposta visto anche che ad oggi nella scuola non sono ancora vaccinati quasi 250 mila tra docenti e personale scolastico, ma sia i sindacati che il personale scolastico si sono detti subito contrati al provvedimento, vediamo quindi quali sono le novità in merito a questo argomento.
Chiariamo subito che al momento il Green Pass per i docenti non è obbligatorio, si tratta solo di una proposta avanzata dal Comitato tecnico scientifico, per consentire l’inizio e lo svolgimento del prossimo anno scolastico 2021-2022 in totale sicurezza, la proposta arriva anche perchè ad oggi circa 220mila tra docenti e personale scolastico non risultano ancora vacccinati, e questo rappresenta un rischio per l’intero mondo della scuola.
Infatti ad oggi i giovani di età compresa tra 14 e 18 anni, sono la categoria che non ancora sono stati sottoposti a vaccinazione e quindi sono in questo momento i più esposti al Covid 19.
In queste settimane il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sta lavorando al piano per il rientro a scuola a settembre in cui rientra anche la proposta del Cts dell’obbligo di green pass per insegnanti e personale ATA, tra le priorità del governo c’è quella di evitare un nuovo anno con la didattica a distanza e di riprendere quindi tutte le lezioni in presenza.
Secondo il comitato tecnico scientifico i docenti potrebbero rientrare in classe solo con il possesso del green pass che accerti quindi l’avvenuta vaccinazione, come alternativa ci sarebbe la possibilità di rientrare a scuola presentando un referto negativo di un tampone, e questo varrebbe sia per i docenti che per gli studenti.
Quest’ultima ipotesi rispetto al Green Pass non produrrebbe un effetto di lunga durata, il tampone accerta in quel momento la negatività, ma già dal giorno successivo si potrebbe contrarre il covid ed essere positivi.
Il comitato tecnico scientifico starebbe facendo pressioni sulle regioni affinchè inseriscano insegnanti e studenti nelle categorie di priorità per il vaccino.
Gli esperti, ma la decisione spetterà al governo, ritengono sia difficile rientrare a scuola in presenza se non tutti si vaccinano, laddove il ministro Bianchi si è già detto contrario alla Dad.