Continua il lavoro della procura di Napoli per cercare di capire come siano andate effettivamente le cose durante il Test di Medicina del 5 settembre tenutosi alla Federico II di Napoli, appena 2 giorni fa in un’altro articolo abbiamo dato notizia di 2 persone indagate dalla procura una dipendente che il giorno 5 settembre svolgeva il ruolo di sorvegliante alle prove di medicina, una sorta di vigilanza interna, assieme ad altri colleghi, insieme a quest’ultima è stato indigato anche il marito ex impiegato sempre dell’Università Federico II.
A distanza di 2 giorni lo scandalo dei Test di Medicina Truccati e venduti per denaro si arrichisce di nuovi dettagli non certo positivi, inoltre questa vicenda si va ad intrecciare con un altro recente scandalo che poco tempo fa vide coinvolto il personale del Loreto Mare, il famoso scandalo sui «furbetti» del cartellino, durante le indagini condotte dagli inquirenti proprio su quei furbetti del cartellino la procura sarebbe entrata in possesso di un dialogo tra dipendenti che rimandava proprio ai test per la facoltà Medicina che in questi giorni sono agli onori della cronaca.
A distanza di 2 giorni gli indagati che inizialmenete erano 2 sono saliti a 6, ci sono il faccendiere già coinvolto nella «compravendita» di posti di lavoro all’Università Federico II, una dipendente dell’ateneo, suo marito, un poliziotto, un carabiniere e il figlio di uno dei due esponenti delle forze dell’ordine.
Secondo la procura tutte le indagini ruoterebbero intorno a queste 6 persone, la procura in questi giorni sta acquisendo tutte le informazioni, dialoghi, intercettazioni e testimonianze per accertare se ci sono stati reati contro la pubblica amministrazione per la compravendita dei test di medicina svolto a Monte Sant’Angelo lo scorso 5 settembre e ha visto la partecipazione di 4604 candidati per le 462 immatricolazioni in palio per il «numero chiuso».
Qualcuno, la notte prima della prova, dall’interno dell’Ateneo, avrebbe comunicato a terzi, presumibilmente i genitori di candidati, le risposte esatte per i quesiti che valgono l’accesso al corso di studi più ambito. Uno di quegli studenti, il giorno della prova, è stato trovato in possesso di una sorta di algoritmo, ma non è ancora chiaro se quelle che aveva in tasca fossero le risposte giuste.
In tutto ciò il Rettore della Federico II arriva a dichiarare che si tratta solo di una bufala e addirittura non crede che ci sia un’indagine in corso, anche perchè lui non è stato informato, per la serie non vedo, non sento e non parlo !!!