Da diversi mesi prima che iniziasse la stagione estiva 2021 molti imprenditori e titolari di attività stagionali lamentano di non riuscire a trovare lavoratori stagionali a causa del reddito di cittadinanza, secondo coloro che conducevano i colloqui i possessori del reddito preferivano lavorare in nero anzichè ricevere un regolare contratto di lavoro, il motivo è presto detto, in questo modo potevano avere un doppio stipendio, in altri casi invece molti rifiutavano poichè il lavoro veniva considerato pesate e poco pagato, preferendo quindi restare a casa e ricevere il reddito senza fa nulla, ma la verità molto spesso non è questa.
Infatti secondo i dati pubblicati recentemente dall’INPS, la situazione è ben diversa rispetto a quella dipinta da molti imprenditori e titolari di attività stagionali, e per la verità anche da diversi politici nazionali come Matteo Renzi e il presidente della regione campania De Luca, solo per citarne alcuni.
Proprio quest’ultimo a maggio 2021 affermava che “alcune attività non apriranno perché non si trovano più camerieri”. La colpa? Ovviamente del Reddito di Cittadinanza, mentre Matteo Renzi tante volte ha dichiarato che il reddito di cittadinanza rende pigri e svogliati questi giovani che proprio non hanno voglia di faticare e “spaccarsi la schiena” come una volta.
Come spesso succede la verità sta nel mezzo e non sempre le informazioni che vengono diffuse dai mass media sono veritiere.
Sulla questione del lavoro stagionale i dati dell’INPS parlano in maniera molto eloquente, e vedono un aumento di +142 mila contratti regolari stagionali, questi numeri decontestualizzati hanno poco senso, ma sono sono rapportati agli anni precedenti un senso li hanno.
I 142.000 contratti stagionali di quest’anno sono pari al numero di contratti stagionali registrati negli ultimi 8 anni da parte della stessa INPS, l’ente nel 2017 dichiara che sono stati contrattualizzati 78.000 lavoratori stagionali mentre nel 2018 poco sopra i 90.000, i dati sono inconfutabili e dimostrano come la presenza del reddito di cittadinanza non abbia impedito di trovare lavoro stagionale regolare, sia per i giovani e sia per gli imprenditori.