Sciopero Scuola 11 Ottobre 2021, Motivi, Adesione Sindacati e Orari – Sezione Istruzione e Ricerca: 11 ottobre 2021 prima giornata di sciopero nazionale – Il primo sciopero nazionale del mondo scuola è stato annunciato per lunedì 11 ottobre 2021 e insieme a tale sciopero è previsto il coinvolgimento di altri settori come il settore viabilità e il settore trasporti e logistica.
Annunciato dai sindacati del Cobas – Confederazione dei Comitati di Base – e sancite da nota ministeriale (Nota Mi) il primo maxi-sciopero generale che interesserà tutti i lavoratori dipendenti dei settori pubblici e privati.
Il mondo scuola protesterà scendendo in piazza per richiedere la riduzione del numero degli alunni in classe opponendosi alle “classi pollaio”, il rinnovo del CCNL, e per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’obbligo del Green Pass e verso il tentativo di rendere strutturale la DAD.
Ormai tantissimi sono i docenti che ogni giorno devono fare i conti con classi super affollate nonostante il momento caratterizzato dalla crisi pandemica coronavirus, sono insostenibili classi che vanno dai 26 ai 36 alunni dopo che il Governo Draghi si impone con il Green Pass già non bene visto da tantissimi docenti.
L’obbligo di Green pass per tanti docenti e personale ata è visto come una tirannia, e inoltre sostengono che i dispositivi di sicurezza messi a loro disposizione negli istituti scolastici sono inadeguati. Grideranno no anche alle relative sanzioni dovuto all’obbligo del Green pass che sostengono di essere «incostituzionali» e suggerendo la somministrazione di tamponi salivari gratuiti con efficacia settimanale per chi non può o non vuole vaccinarsi nonché presidi sanitari nelle scuole.
Il potenziamento dell’edilizia scolastica e del trasporto pubblico, invece sono le richieste delle sigle Cobas per garantire una effettiva “scuola in sicurezza”.
I sindacati inoltre propongo di rendere legittima l’assunzione di tutti i docenti con 3 anni di servizio e degli Ata con 2 con conseguente abbandono del discusso metodo dell’algoritmo e immissione in ruolo unico per i docenti di ogni ordine di scuola nonché ad una revisione dei criteri per le mansioni dell’organico Ata.
Attenzione anche al CCNL che oramai è scaduto da 3 anni e richiesta di rendere strutturale il ricorso alla DAD, favorendo invece l’utilizzo di piattaforme digitali pubbliche e gratuite nelle scuole.
Capitolo a parte merita la discussa questione dell’obbligo vaccinale e del conseguente “lasciapassare sanitario”, atto da molti definito «lesivo dei diritti costituzionali». La mobilitazione polemizza infatti contro tale imposizione e le relative sanzioni «incostituzionali» in cui incorrerebbe il docente sprovvisto di carta verde e suggerisce piuttosto la somministrazione di tamponi salivari gratuiti con efficacia settimanale per chi non può o non vuole vaccinarsi nonché presidi sanitari nelle scuole per valutare l’andamento della pandemia e tutelare la salute di ciascuno.