Una delle novità contenute nel recente decreto lavoro-fisco 2021 riguarda l’indennità di quarantena INPS, ovvero il riconoscimento come malattia da parte dell’INPS quando il lavoratore va in querantana in seguito ad un contatto con un positivo al covid o risulta essere positivo dopo aver fatto un tampone, il governo nei mesi scorsi aveva dichiarato che le risorse economiche erano terminate e per tanto tutti i lavoratori che si trovavano in quarantena non veniva riconosciuta la quarantena e per tanto non venivano coperti economicamente da parte dell’INPS
Come abbiamo quindi specificato, all’interno del decreto lavoro-fisco 2021 al cui interno sono contenuti molteplici provvedimenti e novità sia in materia di lavoro che in materia fiscale, c’è spazio anche per il rifinanziamento dell’Indennità di quarantena INPS per i lavoratori sia pubblici che privati, il governo ha fatto sapere di aver stanziato circa 800 milioni di euro per rinnovare il provvedimento.
Nelle prossime righe andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le novità introdotte, a chi spetterà l’indennità e da quando entrerà in vigore.
Il consiglio dei ministri ha rifinanziato l’indennità di quarantena pagata dall’INPS per i lavoratori sia del settore pubblico che privato, il fondo messo a disposizione ammonta ad 800 milioni di euro.
Con il finanziamento della misura per il 2021 la quarantena viene equiparata alla malattia, cosa che nell’anno in corso è stata prevista solo per i lavoratori fragili. Per tutti gli altri lavoratori nel 2020 erano stati stanziati 663 milioni di euro.
Per il 2021 una tutela era stata prevista, e prorogata a più riprese, solo per i lavoratori fragili per i quali l’assenza da lavoro viene equiparata a ricovero ospedaliero. Per gli stessi resta fino al 31 dicembre la possibilità di lavorare in smart working anche con adibizione a diversa mansione.
Non solo l’indennità di quarantena INPS per il 2021 con l’assenza dovuta a contatto con positivi al Covid equiparata alla malattia rientra nel nuovo decreto Fiscale, ma anche il congedo per i genitori con figli in didattica a distanza o quarantena, dipendenti o autonomi che siano.
Si tratta del congedo parentale straordinario per i genitori con i figli in Dad o quarantena fino a 14 anni, mentre tra i 14 e i 16 anni non viene corrisposta l’indennità, che non possono svolgere la propria attività in smart working. Per i figli disabili non vi è limite di età. Il congedo è al solito pari al 50 per cento della retribuzione.